Venerdì 16 febbraio si è svolto il primo Habitech Day. L’evento, che si è tenuto presso la Cantina Rotari di Mezzocorona, è stato organizzato da Habitech, il Distretto Tecnologico Trentino per l'Energia e l'Ambiente. Un consorzio costituito da 126 soci, di cui 115 imprese private e 11 enti di ricerca, università e società pubbliche, che nasce per trasformare il mercato dell’edilizia e dell’energia attraverso innovazione e filiere integrate sul territorio.

Dopo una prima parte assembleare riservata ai soci, Habitech ha quindi aperto le porte al pubblico e a tutto il network di imprese per presentare le sfide per il prossimo triennio, esporre i dieci punti del nuovo manifesto e partecipare alla tavola rotonda ESG e innovazione: una visione strategica per il futuro del nostro territorio. Questa sezione ha visto gli interventi dell’Assessore allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca della Provincia di Trento Achille Spinelli, il Presidente di ANCE Trentino Andrea Basso, il vicepresidente di Cooperazione Trentina Italo Monfredini, il vicedirettore di Confindustria Alessandro Santini, la presidente di Trentino Energia Silvia Arlanch e il presidente di Habitech Marco Giglioli.

Per una sintesi della giornata, a margine dell’evento Materia Rinnovabile ha parlato con Francesco Gasperi, Direttore Generale di Habitech.

Francesco Gasperi

 

Questo è il primo Habitech Day: come nasce?

Abbiamo voluto fortemente questa edizione perché nasciamo come un distretto tecnologico che mette insieme aziende e imprenditori per avere un impatto importante sul territorio. Continuare il nostro business e mettere in filiera le aziende significa anche metterle a contatto e farle conoscere. Ecco che la nostra giornata ha voluto dare ispirazione al territorio sul tema dell'ESG, ma allo stesso tempo mettere attorno al tavolo incontri B2B tra le aziende.

Nel 2026 Habitech compirà 20 anni, un obiettivo a cui avete deciso di guardare con un nuovo manifesto. Quali sono i punti principali?

Abbiamo identificato cinque caratteristiche chiave che ci identificano e che sono poi i pilastri fondamentali del nostro agire. Al primo posto ovviamente c’è la sostenibilità. Le altre colonne sono crescita economica, opportunità per i nostri soci e talento, perché cerchiamo di attrarre figure professionali giovani. Ultima, ma non meno importante, l'etica del lavoro, visto che oltre a essere la quinta azienda italiana certificata B Corp, Habitech è certificata con Family Audit. Cerchiamo da sempre di dare molta attenzione al territorio. Diverse iniziative come Green Building Council Italia, la certificazione Arca e Green Map sono scaffold che ci hanno permesso di lasciare veramente un'impronta sul territorio.

Nel manifesto individuate anche dieci sfide, quali sono?

Tra le dieci sfide posso citare sicuramente il tema decarbonizzazione, economia circolare e CSR. Su queste vogliamo in prima battuta fare consapevolezza. Prendo il caso della decarbonizzazione: non vogliamo passare subito alla riduzione, ma vogliamo innanzitutto far capire al business e ai consumer che cosa vuol dire “emissioni di carbonio”. Sull'economia circolare abbiamo visto come la tassonomia stia puntando molto, soprattutto per gli obiettivi al 2050. Noi abbiamo un'identità con Green Map che sta spingendo tanto sul tema dell'industria, e su questo, secondo me, l'industria può fare passi da gigante. Già lo sta facendo perché si è mossa molto prima e in maniera magari molto più organica dell'edilizia. Con la sostenibilità però ci sono ancora degli spazi molto aperti per poter lavorare. L'altro tema importante è la CSR. Habitech si impegna ad affiancare le aziende nel monitorare e valutare le performance ambientali, sociali, di governance.

Sul palco, durante la tavola rotonda, l’Assessore Spinelli ha annunciato l’ipotesi di un framework ad hoc per far diventare il Trentino il primo territorio certificato ESG per valorizzare le eccellenze imprenditoriali che caratterizzano il territorio. Cosa ne pensa?

L’Assessore ha lanciato la proposta di un marchio trentino sul tema ESG per le aziende e le imprese vocato ovviamente all'internazionalizzazione. A livello internazionale questi temi sono già ben affrontati, in particolare in Europa ma anche da fondi e banche. Un marchio sarebbe importante allo stesso tempo per continuare a mantenere la leadership del territorio trentino su questi temi. Prima era una leadership basata sulla natura “green” del territorio. Basta infatti alzare lo sguardo e si trovano montagne e ambienti verdi. Adesso invece l'idea è quella di essere dei leader anche sulla transizione sostenibile.

 

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Immagini: Habitech