Martedì 18 marzo, Energy Spa ha aperto a Sant’Angelo di Piove di Sacco (Padova) la sua prima linea di produzione di batterie al litio ferro fosfato (LFP) in Italia. Il progetto nasce grazie a una joint venture con Pylon Technologies Europe.

Dando vita a Pylon LiFeEU, l’obiettivo è rafforzare la filiera europea dell’accumulo energetico e ridurre la dipendenza dalle importazioni extra-UE. Le batterie LFP, prive di cobalto, si inseriscono infatti nelle politiche europee per la sovranità industriale e sono in linea con il Net Zero Industry Act, che prevede che entro il 2030 il 40% delle tecnologie a zero emissioni sia prodotto in Europa.

“La prima linea produttiva rappresenta un traguardo strategico per Energy e per l’intera industria europea dell’accumulo energetico”, ha dichiarato Davide Tinazzi, CEO di Energy Spa e cofondatore della società nel 2013. “Con questo progetto portiamo in Italia una produzione avanzata di batterie LFP, rafforzando l’autonomia tecnologica del continente e contribuendo a una filiera locale più solida e indipendente.”

Energy Spa, da startup a leader di settore

Fondata 12 anni fa come startup innovativa per lo sviluppo di sistemi di accumulo BESS (Battery Energy Storage System) residenziali, Energy Spa è oggi una società con 70 dipendenti, quotata alla Borsa di Milano.

La linea inaugurata il 18 marzo, completata a fine 2023 e avviata nei primi mesi del 2024, è già operativa dopo una fase di testing che è servita a calibrare qualità produttiva e mettere a punto soluzioni informatiche avanzate, spiegano dall’azienda.

La capacità produttiva massima prevista della prima linea è di circa 400 MWh all’anno, con una linea flessibile capace di adattarsi a diversi modelli di batterie. Inoltre, è già in corso la realizzazione della fase 2, che prevede la costruzione di un nuovo stabilimento, situato vicino a quello esistente, interamente dedicato alla produzione di batterie, che comincerà all’inizio del 2026.

Lo stabilimento avrà una capacità produttiva dieci volte superiore rispetto alla fase 1. Robot, dispositivi intelligenti e sistemi di gestione dei dati garantiranno efficienza e tracciabilità lungo tutta la filiera. L’obiettivo è chiaro: consolidare la produzione di componentistica strategica per la transizione energetica direttamente sul territorio europeo.

“Il mercato europeo ha bisogno di ridurre la dipendenza da fornitori extra UE e di sviluppare capacità produttive competitive, in linea con il Net Zero Industry Act”, aggiunge Tinazzi. “Questo primo passo è fondamentale per costruire un ecosistema industriale europeo dell’accumulo energetico, in grado di sostenere la transizione verso un sistema energetico più sostenibile e resiliente.”

Cybersecurity, intelligenza artificiale ed economia circolare

Accanto alla produzione, Energy Spa sta investendo su digitalizzazione e intelligenza artificiale attraverso la controllata EnergyInCloud. "Il nostro settore genera una quantità immensa di dati su produzione, stoccaggio e consumo di energia. Gestirli e analizzarli è cruciale per ottimizzare i processi energetici", spiega Tinazzi.

Il gruppo, con attenzione ai profili di cybersicurezza, sviluppa software capaci di ottimizzare la gestione dei picchi di domanda e offerta energetica, migliorando l’efficienza operativa e potenziando la diagnostica predittiva sui sistemi di accumulo.

L’ultimo importante riconoscimento internazionale per Energy Spa è arrivato a maggio 2024, con l’aggiudicazione di una gara di appalto in Austria per la fornitura di sistemi di accumulo di energia elettrica e la prestazione di servizi connessi a favore di ASFINAG, la società che gestisce le autostrade austriache. Il valore complessivo della fornitura dei sistemi di accumulo e dei servizi è di 25,7 milioni di euro, con un'opzione aggiuntiva per ASFINAG di una fornitura ulteriore del valore di circa 3 milioni di euro.

Ma c’è di più. Energy Spa opera su modelli di economia circolare con la rigenerazione delle batterie esauste. "Noi già oggi, per il servizio post vendita, utilizziamo batterie rigenerate", spiega Tinazzi a Materia Rinnovabile. "Grazie al nostro software, leggiamo le performance di ogni singola cella. Se rileviamo anomalie, richiamiamo la batteria, sostituiamo solo le celle difettose e la rigeneriamo. Così la batteria può essere reimmessa sul mercato, ad esempio per coprire gli ultimi anni di garanzia di un prodotto precedente."

 

In copertina: Davide Tinazzi