Come si può accelerare l’uso di software complessi per la transizione ecologica di aziende, governi, organizzazioni internazionali? Materia Rinnovabile, durante la COP28 a Dubai, ha incontrato Christina Shim, responsabile Sustainability Software di IBM, per discutere di come la Big Blue sta affrontando la crisi ambientale con le sue invenzioni.
Shim gestisce la gamma di software per la sostenibilità di IBM ed è membro del Consiglio per l’etica dell’intelligenza artificiale e del Comitato direttivo ESG della multinazionale. “Il nostro focus è l’utilizzo di software che trasformano in azione l’ambizione di sostenibilità. Istituzioni e aziende devono aggregare, gestire, analizzare e azionare i dati, permettendo a diverse organizzazioni di raggiungere i propri obiettivi ambientali”, afferma Shim. “Ancora oggi vediamo aziende Fortune 10, Fortune 54, Fortune 500 usare fogli di calcolo nel tentativo di mettere in chiaro ciò che stanno facendo in termini di ESG. Questo non velocizza la transizione.”
Le soluzioni di IBM per il clima e le infrastrutture
Ci sono molte aree in cui IBM offre soluzioni green. La più recente riguarda la gestione e la rendicontazione dei dati ESG. “A questo scopo usiamo il pacchetto Envizi, una soluzione unica con una dashboard automatica per dare un senso chiaro a una miriade di dati in un posto solo”. Il clima è un settore di grande interesse, non solo alla COP28, sia per quanto riguarda le applicazioni energetiche che per le strategie di resilienza e adattamento al cambiamento climatico.
“Per gli eventi climatici estremi abbiamo accesso agli API dei dati delle aziende meteorologiche e collaboriamo con la NASA per costruire modelli di fondazione per i dati geospaziali. Questo ci dà informazioni complesse per permettere sia alle organizzazioni governative che alle aziende di capire come realizzare azioni di mitigazione e adattamento, ma anche come proteggersi dalle emergenze e poi influenzare le operazioni decisionali”.
Di esempi di applicazioni riguardanti il clima ce ne sono in abbondanza. IBM collabora con molte linee aeree e aeroporti, per prevedere qualsiasi disagio o evento meteorologico estremo che possa costare denaro ed energia, o con compagnie di assicurazione, ormai ben consapevoli dei rischi climatici. “Alcune compagnie in California e in Florida si sono tirate fuori dalle zone ad alto rischio, preoccupate principalmente per i rischi di incendi e inondazioni. Con le informazioni appropriate possono capire esattamente quali prodotti assicurativi debbano (o non debbano) offrire. Gli assicuratori possono pianificare di conseguenza e adattare il proprio modello di business a seconda di quello che dicono i modelli”.
Un altro settore rilevante include la gestione intelligente di asset, infrastrutture, e impianti. “Noi usiamo Maximo, un sistema predittivo di manutenzione e monitoraggio della salute per le grandi infrastrutture. Con i sistemi predittivi riduciamo l’uso di energia, proteggiamo la salute delle persone, e abbattiamo i costi. Di recente abbiamo lavorato sul ponte di Øresund, in Danimarca, implementando un sistema di manutenzione predittiva che ne prolungherà la vita per altri 100 anni, risparmiando 750.000 tonnellate di anidride carbonica”, spiega Shim.
Verso un Cloud più verde
La terza area di sostenibilità per IBM riguarda la transizione verde del cloud computing e dei data center, soprattutto in quei settori che gestiscono grandi data center in loco, come i servizi finanziari o i governi. Le emissioni generate dai data center costituiscono una grandissima parte della loro impronta ambientale e di carbonio. “Turbonomic è la nostra piattaforma per la gestione delle prestazioni e l’ottimizzazione dei costi dei data center, che garantisce il minor utilizzo di energia. È anche la tecnologia che usiamo all’interno di IBM”.
L’ultima area è la circolarità delle filiere. “Il nostro Sistema di gestione ordini (Order Management System) supporta la gestione dei magazzini, la distribuzione e il ciclo di vita dei prodotti, in particolare per i clienti privati. Inoltre abbiamo un software simile che usa la blockchain per assistere con la riduzione dei rifiuti, con un calcola-carbonio integrato”. L’obiettivo ora è offrire queste soluzioni anche alle piccole e medie imprese e assistere le aziende nella raccolta dei migliori dati possibili, una sfida chiave per la decarbonizzazione e la riduzione dell’impatto operativo.
“Per quanto riguarda l’innovazione, IBM sta investendo molto nella sua nuova piattaforma di dati e intelligenza artificiale WatsonX. Stiamo incorporando WatsonX in molte parti della nostra offerta di software per la sostenibilità. In futuro, le procedure di routine saranno adempiute più con il supporto dell’intelligenza artificiale che dalle persone, che invece si dedicheranno a competenze e funzioni di più alto livello, risparmiando energia e denaro in tempo reale”.
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Immagine: IBM