Si è conclusa a Futura Expo Brescia l’ottava edizione del Premio di eccellenza nazionale dedicato alle migliori pratiche di economia circolare. Un evento promosso da Fondazione Cogeme ETS e Kyoto Club, con il sostegno di numerosi enti tra cui la Camera di Commercio di Brescia, che si conferma un appuntamento di riferimento per il settore. La manifestazione non solo premia le realtà più innovative, ma mette in luce il ruolo cruciale della strategia a lungo termine rispetto alle tattiche di breve periodo.

L’Italia si conferma leader in Europa per l’economia circolare, secondo l’ultimo rapporto del Circular Economy Network 2024, totalizzando 45 punti su una scala che valuta produzione e consumo, gestione dei rifiuti, materie prime seconde, competitività e innovazione, sostenibilità ecologica e resilienza. Seguono Germania (38), Francia (30), Polonia e Spagna (26). Un primato che deriva soprattutto da una gestione efficiente dei rifiuti, capace di trasformare scarti in risorse e limitare l’impatto ambientale.

Come misurare gli effetti delle buone pratiche?

La crescente adesione al Premio di eccellenza nazionale “Verso un’economia circolare” testimonia l’interesse e l’impegno delle aziende e degli enti locali. Tuttavia, emerge una questione spesso sottovalutata: il reale impatto di queste iniziative sulla società e la necessità di una rendicontazione più strutturata. Durante la tavola rotonda moderata da Stefano Martinelli, responsabile della pagina economica del Giornale di Brescia, esperti e rappresentanti di aziende hanno discusso l’importanza di misurare in maniera chiara gli effetti economici, ambientali e sociali delle buone pratiche adottate.

Il Premio si distingue per la vasta rete di collaborazioni che lo sostiene, comprendente istituzioni accademiche come l’Università degli Studi di Brescia e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, oltre a enti e associazioni quali Circularity, Confartigianato Imprese Sostenibili, Confapi Brescia e Confcooperative Brescia. Il patrocinio del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, della regione Lombardia e di numerose organizzazioni conferma il valore e la risonanza dell’iniziativa a livello nazionale.

I vincitori dei premi di eccellenza nazionale

I vincitori di questa edizione sono stati selezionati in diverse categorie, a partire dagli enti locali. Nella categoria dei comuni con meno di 30.000 abitanti si è distinto il Comune di Montegiordano (CS) con il progetto MONTEGIORDANO PRO.BIO.MAR, un’iniziativa da 500.000 euro per la protezione della biodiversità marina e la promozione di una pesca sostenibile. La categoria dei comuni oltre i 30.000 abitanti non ha visto assegnazioni.

Nel mondo delle imprese, tra le aziende con fatturato fino a 30 milioni, il premio è andato a Iterchimica S.p.A. per il progetto Ecopave, applicato sulla manutenzione straordinaria dell’Autostrada A4. Un’iniziativa innovativa che, grazie all’uso di Gipave e a un sistema di gestione avanzato, ha permesso di migliorare le prestazioni delle infrastrutture stradali riducendo l’impatto ambientale. Nella categoria delle imprese con fatturato oltre i 30 milioni, il riconoscimento è stato assegnato a Gruppo CAP e Alfa Varese per il progetto alBIOrelle, che sfrutta le acque reflue depurate per allevare alborelle, una specie autoctona a rischio. Un esempio concreto di simbiosi industriale tra depurazione e acquacoltura, che riduce l’impatto ambientale e promuove un uso sostenibile delle risorse idriche.

Le menzioni speciali

Oltre ai premi principali, sono state assegnate menzioni speciali a realtà che si sono distinte per il loro impegno nella sostenibilità. Il comune di Calatafimi Segesta (TP) ha ricevuto il Premio Confcooperative Brescia per il progetto Re-Né, finanziato dall’UE e volto a creare un modello innovativo di riduzione e riutilizzo dei rifiuti tra Italia e Tunisia. Il Premio Confagricoltura Brescia è andato all’azienda Cherubini Fratelli s.s., che ha investito in un biotrituratore per trasformare gli scarti verdi in fertilizzanti e biomassa per il riscaldamento, migliorando così la gestione sostenibile delle risorse agricole.

Nel settore delle PMI, Alisea S.r.l. Società Benefit ha ottenuto il Premio Confapi Brescia per il progetto g_ink, che introduce vernici all’acqua realizzate con grafite recuperata, riducendo così gli sprechi industriali. Infine, il Premio Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale è stato assegnato a H2ORO S.r.l. per il progetto di sistemi di recupero acqua e nutrienti, un’innovazione che trasforma reflui zootecnici in fertilizzanti e acqua pulita, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’uso efficiente delle risorse idriche.

Secondo Eugenio Massetti, Presidente di Confartigianato, il coinvolgimento delle imprese in questa transizione è fondamentale non solo per l’ambiente, ma anche per la competitività economica. La sostenibilità, infatti, non è solo una questione ecologica, ma rappresenta un’opportunità di crescita e prosperità per le aziende che adottano modelli di business circolari.

L’ottava edizione del Premio “Verso un’economia circolare” ha dimostrato come la sinergia tra pubblico e privato possa generare risultati concreti e replicabili. La crescente attenzione verso la rendicontazione dell’impatto ambientale e sociale suggerisce che il futuro dell’economia circolare non si misurerà solo in termini di innovazione tecnologica, ma anche di trasparenza e responsabilità nei confronti della collettività. Eventi come Futura Expo Brescia offrono una piattaforma essenziale per valorizzare le best practice e promuovere un cambiamento culturale necessario per affrontare le sfide globali della sostenibilità.

 

In copertina: uno scatto dalla premiazione