La CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) è una novità importante per il mondo del reporting di sostenibilità: chiede alle aziende di raccontare in modo più trasparente e dettagliato cosa stanno facendo sul fronte ambientale, sociale e di governance, impone anche una serie di obblighi non banali. Ne abbiamo parlato con leader di aziende italiane in un ciclo di interviste che hanno esplorato opportunità e difetti concreti di questa direttiva. Oggi capiamo come si sta comportando in vista della nuova normativa easyJet, una delle più importanti compagnie aeree in Europa.
Una sfida non semplice per una compagnia che gestisce 1.099 rotte in 35 paesi e dispone di società in Unione Europea, Svizzera e Regno Unito. La nuova direttiva europea – ci spiegano − richiederà principalmente alle organizzazioni di divulgare le proprie performance su uno spettro più ampio di temi ESG. Si tratta di una novità rivoluzionaria, destinata ad avere un impatto su tutte le aziende di ogni settore. “Stiamo effettuando un’analisi approfondita per identificare i temi rilevanti per la nostra attività”, ci fanno sapere dall’azienda. “Stiamo inoltre valutando le informazioni e i dati che sarà necessario raccogliere, oltre ai processi da implementare per reperire e verificare tali dati. Una volta completata questa fase, inizieremo a pubblicare i report per adempiere ai requisiti richiesti.” Dal punto di vista operativo, la società sta lavorando ancora allo sviluppo autonomo del proprio framework per la raccolta dei dati, un’attività che è ancora in corso e che richiederà molto impegno. In una fase successiva oltre agli esperti interni dedicati a questo lavoro, “collaboreremo anche con consulenti esterni, come già facciamo per altri processi di reporting”.
Per easyJet, il livello di dettaglio necessario nella fase di reporting sarà significativo e coinvolgerà ogni aspetto delle funzioni aziendali e della supply chain della compagnia, richiedendo risorse considerevoli. Tuttavia, dichiarano, “già oggi realizziamo gran parte di questo lavoro, e il fatto che easyJet sia la compagnia aerea con il punteggio più alto in Europa secondo Sustainalytics, MSCI e CDP lo dimostra. L’implementazione della CSRD contribuirà a migliorare e standardizzare il sistema di reporting ESG aziendale, un risultato che accogliamo positivamente sia per garantire una concorrenza equa sia per favorire azioni concrete sul clima”.
Quali sono i vantaggi e le sfide principali di questa direttiva, che copre centinaia e centinaia di data point relativi ai temi ESG? “L’introduzione di un metodo standardizzato di reporting a livello industriale garantirà coerenza nei dati e promuoverà maggiore trasparenza”, è la conclusione della compagnia aerea. “Supportiamo pienamente questa ambizione.”
In copertina: foto di Damian Kamp, Unsplash