Legalità e sensibilizzazione dei giovani sui temi ambientali saranno i temi al centro della partecipazione del Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati (CONOU) alla 26ª edizione di Ecomondo, fiera internazionale della green e circular economy che si terrà a Rimini dal 7 al 10 novembre. Ecco i principali eventi in programma.
Gestione e controllo del contributo ambientale: l’accordo CONOU-ADM
Sarà il contributo ambientale – forma di finanziamento che consente ai Consorzi di sostenere gli oneri per la raccolta differenziata, il riciclo e il recupero dei rifiuti e il contrasto all’evasione contributiva ‒ il focus dell’incontro promosso dal CONOU mercoledì 8 novembre. L’evento vedrà la partecipazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e di alcuni tra i più importanti Consorzi di raccolta e smaltimento come Haiki Cobat (apparecchiature elettriche ed elettroniche), Erion (prodotti elettronici), Unirau (abbigliamento usato) e Greentire (pneumatici).
L’incontro trae spunto dalla recente convenzione sottoscritta da CONOU con l’ADM finalizzata a una gestione più precisa ed efficace della riscossione dei contributi ambientali e un più stringente controllo dell’eventuale evasione. Il contributo è infatti essenziale per le attività consortili, finanzia le attività dei consorzi stessi, e costituisce l’essenza del sistema di Responsabilità Estesa del Produttore su cui essi sono fondati. Sistema da cui il CONOU trasse origine 39 anni fa e che lo ha portato a essere un modello di efficienza e di circolarità compiuta, punta di diamante per tutta l’Europa.
Nel solo 2022, il Consorzio ha raccolto 181.000 tonnellate di olio lubrificante usato: sostanzialmente la totalità del raccoglibile. Del raccolto, oltre il 98% è stato rigenerato (a fronte di una media europea del 60%), con la produzione di ben 118.000 tonnellate di nuove basi lubrificanti e di oltre 38.000 tonnellate di bitumi e gasoli. Grazie al contributo del CONOU, lo scorso anno si sono evitati l’immissione in atmosfera di 64.000 tonnellate di CO2 e il consumo di circa 7,5 milioni di gigajoule di combustibili fossili, oltre a un minore sfruttamento del suolo, un risparmio di acqua e riduzioni rilevanti di molti altri inquinanti.
L’importanza del dialogo con le nuove generazioni
Sempre mercoledì 8 novembre, presso l’agorà dello stand, il CONOU ospiterà studenti delle scuole elementari per la visione del cortometraggio La pace dell’olio, che illustra la novella nata dalla penna dell’autore e divulgatore ambientale Roberto Cavallo, presente all’incontro. Un viaggio fra le generazioni recenti, per riflettere sull’importanza e sul valore del riciclo dei materiali. Il filmato animato accompagnerà il protagonista attraverso le fasi della sua vita, dall’infanzia all’età adulta fino alla vecchiaia, in cui avviene il passaggio di testimone alla nipotina, in un processo di rigenerazione e rinnovamento continuo come quello che avviene per l’olio.
Nello stand saranno inoltre attive 3 postazioni per giocare a Green League, applicazione del CONOU con la consulenza scientifica di Legambiente, per un viaggio alla scoperta dell’economia circolare e della sostenibilità. Scaricabile gratuitamente su dispositivi mobile, l’app propone quattro diversi giochi che inframezzano pillole informative sul risparmio energetico e la gestione differenziata dei rifiuti. Al termine del gioco, l’utente è invitato a rispondere a quesiti per valutare l’apprendimento e incrementare il punteggio nella classifica generale. L’obiettivo è la creazione di una vera e propria community di giovanissimi giocatori più consapevoli delle tematiche ambientali. A coinvolgere ragazzi e pubblico sarà presente una postazione di RDS - Radio Dimensione Suono.
Economia circolare e clima tra sensazionalismo e realtà
Infine, giovedì 9 novembre, sarà la comunicazione a essere protagonista nel talk Economia circolare e clima tra sensazionalismo e realtà, che chiude il programma CONOU. Un confronto sulla narrazione del cambiamento climatico da parte dei media affrontato proprio da chi contribuisce a costruirla. Giornalisti esperti di temi ambientali, della stampa generalista e specializzata, ne dibatteranno da prospettive diverse per cercare di tracciare una linea che distingua i sensazionalismi, dalla realtà scientifica dei cambiamenti climatici.