Si è chiusa a Roma la prima giornata di Biogas Italy. L’evento, giunto alla sua ottava edizione, è stato organizzato dal Consorzio Italiano Biogas (CIB). “Apriamo oggi un’edizione molto importante di Biogas Italy, che si inserisce in un anno ricco di sfide per il settore, nella quale abbiamo voluto sottolineare l’impegno della filiera del biogas verso un’agricoltura carbon negative, costruendo una nuova traiettoria per la transizione energetica e climatica del Paese”, ha detto il Presidente di CIB Piero Gattoni in apertura dei lavori, sottolineando gli obiettivi delle due giornate.
Presenti al Salone delle Fontane aziende del settore, istituzioni italiane ed europee e associazioni agricole. Al centro dei dibattiti non ci sono state però solo le aspettative della filiera per la nuova legislatura europea. Si è parlato anche delle nuove tendenze del settore, dal bioLNG alle microalghe come nuova fonte di biomassa per gli impianti. Ma non solo. Gli interventi hanno riguardato gli scenari futuri delineati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e le traiettorie indicate dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) per raggiungere i target di produzione europei al 2030 di biometano (35 miliardi di Smc). Sul palco di Biogas Italy è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, che ha annunciato la firma del decreto sulle misure agroecologiche.
Europa, biogas e biometano driver della filiera agroalimentare tra le proteste degli agricoltori
GreenDeal e REPowerEu hanno dato un impulso al settore. Secondo i dati forniti da CIB, in Europa i gas rinnovabili (biogas e biometano) ammontano a 21 miliardi di metri cubi standard (SMC), rappresentando il 6% del consumo di gas naturale dell’UE. La sola produzione di biometano è cresciuta del 20% rispetto al 2022. Parlando in sala, Anders Mathiasson, Presidente di EBA, l’Associazione Europea del Biogas, ha spiegato come l’Europa abbia tutte le carte in regola per raggiungere il traguardo dei 35 miliardi di mc di biometano al 2030. In chiave di sicurezza energetica questo target risponde principalmente alla necessità di rendere indipendenti l’UE dalle forniture russe di gas fossile a seguito all’aggressione dell’Ucraina. Allo stesso tempo, però, l’obiettivo può essere uno dei driver per sbloccare il potenziale dell’agricoltura per la transizione ecologica, soprattutto alla luce delle recenti proteste degli agricoltori.
Secondo il parlamentare europeo Paolo De Castro, intervenuto in collegamento da Strasburgo, i regolamenti proposti dalla Commissione von der Leyen (tra cui quelli sui fitofarmaci, emissioni industriali e packaging) si sarebbero infatti addensati dando la “chiara sensazione di vedere gli agricoltori non come protagonisti della transizione ecologica, ma come imputati. Stiamo aspettando la presentazione del pacchetto di semplificazione della Politica Agricola Comune. Siamo a fine legislatura, non si potrà fare moltissimo”, ha aggiunto De Castro.
In un mix di rammarico e aspettative future per il nuovo mandato UE l’intervento di Marco Zanni, MEP Commissione per i Problemi economici e monetari. Nella propria visione strategica riguardo i biocarburanti, in particolare sul Regolamento sulle emissioni delle automobili e dei furgoni, favorendo i carburanti sintetici (e-fuel) l’attuale Commissione avrebbe commesso un “grave errore” riguardo l’applicazione del principio di neutralità tecnologica. Secondo Zanni nel prossimo esecutivo UE “l’ideologia dovrà lasciare spazio al pragmatismo”, guardando ai biocarburanti come soluzione di equilibrio tra la necessaria riduzione delle emissioni e “l’esigenza del sistema industriale EU di salvaguardare tecnologia del motore endotermico cara al mercato italiano”.
Dalle alghe al bioLNG, i nuovi trend del biometano
Le principali novità sul biometano riguardano la sezione upstream, quindi dalla produzione della biomassa all’ingresso dell’impianto. Oltre a evidenziare il potenziale di terreni marginali o abbandonati (4 milioni di ettari solo in Italia) per ridurre gli impatti su filiera agroalimentare, nel suo intervento l’amministratore delegato di RSE Franco Cotana ha suggerito di guardare alle colture di microalghe in lagune salate come fonte di biomassa.
Il Presidente della EBA Anders Mathiasson, ex CEO della Swedish Gas Association, ha aggiunto altre tendenze. Tra questi, la produzione di bioLNG (biometano liquefatto) per la decarbonizzazione dei trasporti, in particolare per quelli marittimi.
Una possibilità che aprirebbe all’industria del biometano un nuovo mercato, in futuro potenzialmente anche per l’esportazione al di fuori dei confini UE. All’interno dell’industria del biometano vi sarebbe poi un progressivo ingresso di grandi aziende, tradizionalmente operanti nel gas naturale. “Queste grandi società improvvisamente si sono rese conto che non possono andare avanti così e vogliono cambiare”, dichiara Mathiasson a Materia Rinnovabile. “Allo stesso tempo, però, dobbiamo stare attenti perché quando arrivano queste grandi aziende tendono a voler prendere il controllo. Dobbiamo favorire un equilibrio con gli attori più piccoli, da più tempo sul mercato. Le associazioni nazionali dei diversi Paesi, ma anche l’EBA, avranno quindi il compito di fare in modo che queste grandi aziende si rendano conto di come funziona questo sistema e in che modo possono farne parte.”
Lo scenario italiano, il sostegno dell’industria e il potenziale del PNIEC
Lo scenario italiano del biogas e del biometano è stato oggetto degli interventi di Giovanni Perrella del Dipartimento Energia del MASE, Franco Cotana (AD di RSE) e Federico Mandolini direttore delle Fonti Rinnovabili del Gestore Servizi Energetici (GSE). Sono stati sottolineati i risultati raggiunti con il decreto biometano del 2018 e le prospettive del settore per la fine dell’anno (con un potenziale di produzione di 1,1 miliardi di smc di biometano) senza tralasciare il potenziale dettato dal PNRR. Il settore resta infatti in attesa di conoscere gli esiti della procedura competitiva aperta a dicembre 2023. “Le prime tre procedure hanno infatti visto un potenziale di impianti che hanno presentato domanda pari ad altri 650 milioni di Smc, anche grazie al recente intervento che ha adeguato le tariffe all’inflazione” si legge in un comunicato di CIB.
Contemporaneamente si deve tuttavia lavorare anche sul lato della domanda. “Abbiamo la necessità di avere domanda crescente, robusta. Il settore industriale ha fame del biometano. Veniamo contattati ripetutamente per avere garanzie di origine [certificazione elettronica che attesta l'origine rinnovabile delle fonti utilizzate dagli impianti, nda] per l’Italia e per l’estero”, ha detto Perrella (MASE). “Dal nostro punto di vista guardiamo alla decarbonizzazione del settore industriale per dare continuità e sviluppare le nostre imprese. In futuro gli impianti che producono biometano senza incentivi, stando quindi da soli sul mercato, potranno vendere senza limiti sul mercato.”
Come riportato dagli esperti in sala, in Italia questo scenario vede il settore agricolo come il maggiore contributore potenziale. Il pieno dispiegamento del biogas rappresenta più del 10% della componente gas negli scenari tendenziali di medio termine. “Secondo gli ultimi dati, sono circa 1.803 gli impianti di biogas con una produzione di 2 miliardi e mezzo di mc di gas rinnovabile destinato soprattutto alla produzione elettrica e termica rinnovabile e per una quota minoritaria, pari a circa 600 milioni di Smc, immesso in consumo come biometano nel settore dei trasporti”, si legge nel comunicato. Ci sono inoltre in ogni caso grandi attese per la proiezione indicata all’interno della proposta di aggiornamento del PNIEC, che vede nei prossimi sei anni una produzione di circa 6 miliardi di metri cubi di biometano.
Decreto sulle misure agro-ecologiche, l’annuncio del Ministro Pichetto Fratin
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha annunciato dal palco di Biogas Italy la firma del decreto sulle misure agro ecologiche: “Un intervento importante volto alla modernizzazione e all’efficientamento del sistema agricolo grazie alla possibilità di acquisto di nuovi trattori a biometano e una serie di interventi che sono sicuro faciliteranno la modernizzazione del settore. Uno stimolo maggiore al percorso di transizione delle aziende agricole”.
“La notizia della firma del decreto sulle misure agro ecologiche è un passo significativo verso sistemi agricoli sostenibili, rispettosi degli ecosistemi e a impatto climatico zero”, ha aggiunto il Presidente del CIB Gattoni commentando la notizia. “Al contempo, però, è necessario intervenire per definire urgentemente il valore dei prezzi minimi garantiti per gli impianti di biogas. Non possiamo più attendere: il ritardo di ARERA sta rischiando di bloccare la filiera, creando ancora più incertezza, minando la stabilità delle nostre imprese. A partire da questo quadro, occorrerà lavorare nel corso dell’anno per predisporre da subito le regole che consentiranno lo sviluppo del settore post PNRR e le traiettorie dei prossimi cinque anni, anche alla luce degli scenari che si apriranno dopo il voto europeo di giugno che potrebbe portare a un nuovo Patto tra agricoltura e industria. Un sistema definito che ci permetterà di guardare con maggiore certezza al futuro.”
Immagini: Biogas Italy