Questo articolo fa parte del nostro canale tematico The Water Observer. Clicca qui per iscriverti alla nostra newsletter e ricevere contenuti esclusivi dal mondo dell'acqua

 

Lo scorso 11 settembre la rete internazionale anticorruzione Water Integrity Network (WIN) ha lanciato il suo terzo Water Integrity Global Outlook (WIGO). Il report si concentra sull'integrità delle finanze e il rischio corruzione nel settore idrico e dei servizi igienici, vista la mole di investimenti che sarà necessaria nei prossimi anni. La Banca Mondiale stima infatti che i Paesi debbano aumentare la loro spesa attuale di circa 140 miliardi di dollari all'anno (triplicandola) per raggiungere l'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 (SDG6) su acqua potabile, servizi igienico-sanitari e igiene (WASH).
La corruzione, la cattiva gestione e altri fallimenti di integrità contribuiscono tuttavia in modo significativo al deficit di finanziamento complessivo, sprecando fino al 26% delle risorse investite nel settore idrico, secondo WIN e la Banca Interamericana di Sviluppo.
"Il settore idrico è un prisma ideale attraverso il quale vedere sia i mezzi con cui la corruzione rovina le vite sia alcuni dei potenziali approcci per affrontarla, che potrebbero essere trasferiti ad altri settori. La dipendenza dall'acqua come bene di base significa che l'interruzione dell'accesso a essa a causa della corruzione ha impatti sociali devastanti, e in modo sproporzionato per i poveri”, ha commentato Philip Mason, ex consulente anticorruzione del Dipartimento britannico per lo Sviluppo Internazionale, membro del comitato direttivo del rapporto. “WIGO24 getta uno sguardo nuovo sul modo in cui i sistemi di finanziamento del settore idrico possono essere colpiti e propone nuovi modi di affrontare il problema".

Water Integrity Global Outlook: quali sono i rischi principali?

Secondo il Water Integrity Global Outlook, i settori idrico e dei servizi igienici sono particolarmente vulnerabili a causa del quadro di governance spesso frammentato e complesso, di monopoli naturali e alti costi per le infrastrutture. È infatti lo stesso Fondo Monetario Internazionale a stimare che tra il 30% e il 50% dei costi delle infrastrutture (in generale, non solo relative all’SDG6) venga perso a causa di una cattiva gestione.

Il report del WIGO delinea le principali fonti di finanziamento per i settori dell'acqua e dei servizi igienici (tariffe, tasse e trasferimenti) e i loro rischi. Questi includono scenari di fornitura monopolistica che consentono a interessi privati di influenzare gli organi pubblici, la frammentazione dei budget tra più istituzioni e modelli diversi di erogazione dei servizi che possono creare opportunità per corruzione durante gli appalti. Inoltre, in alcuni casi questioni legate alla fissazione delle tariffe e alla pianificazione dei progetti possono influenzare in modo sproporzionato le comunità più povere se non gestite in modo trasparente. I contributi degli utenti rappresentano infatti generalmente circa il 90% del finanziamento globale, con variazioni significative a livello regionale. Ad esempio, in America Latina, le tariffe coprono oltre l'80% dei costi del settore.
"Quando si parla di finanza, l'importante non è solo la fornitura di infrastrutture, ma anche di sistemi per la fornitura continua di servizi sostenibili e responsabili con una piena partecipazione. Ed è questo il senso dell'integrità dell'acqua", ha commentato Alana Potter, Head of Research & Advocacy, Equality Collective.

Un nuovo approccio

“Mentre il costo dell'azione per migliorare l'integrità è relativamente basso, il costo dell'inazione è inaccettabilmente alto e si traduce in una cattiva erogazione del servizio, in costi infrastrutturali gonfiati e in un deterioramento della qualità dell'acqua, costi che sono esacerbati dagli impatti del cambiamento climatico”, si legge nel report.
WIN propone quindi un approccio integrato No Reason, No room, No Reprieve (“Nessuna Ragione, Nessuno Spazio e Nessuna Pietà”) per migliorare l'uso efficiente dei fondi disponibili, garantire servizi equi e sostenibili e affrontare le disuguaglianze nel settore dell'acqua e dei servizi igienici

Il primo elemento, No Reason, mira a ridurre le giustificazioni per comportamenti scorretti, promuovendo norme sociali e istituzionali che incoraggino l'integrità attraverso la leadership etica e campagne di sensibilizzazione sugli effetti negativi della corruzione. Il secondo aspetto, No Room, si concentra sulla creazione di strutture e sistemi di gestione che limitano le opportunità di corruzione. Ciò implica l'adozione di quadri normativi robusti e la trasparenza nei processi decisionali. Infine, No Reprieve enfatizza l'importanza di misure di responsabilità e sanzioni per coloro che commettono atti di corruzione.

Immagine: Envato Elements