Cresce la domanda di energia da fonti rinnovabili in Europa, in particolare di eolico offshore, e anche per questo la Banca europea per gli investimenti (BEI) ha sottoscritto con Prysmian, gruppo leader mondiale nel settore dei cavi per l’energia e le telecomunicazioni, un nuovo accordo di finanziamento da 450 milioni di euro per facilitare la trasmissione e la distribuzione di energia elettrica in Europa.

Prysmian utilizzerà le risorse messe a disposizione dalla BEI per costruire nuove linee di produzione per cavi sottomarini ad altissima tensione, linee per cavi onshore ad alta tensione, oltre a miglioramenti tecnici su linee esistenti. Secondo Massimo Battaini, amministratore delegato di Prysmian, l’azienda "sta avendo un ruolo centrale nel favorire la transizione energetica dell’Europa”, e il sostegno della BEI “è fondamentale sia per rendere la transizione energetica più accessibile sia per attuarla più rapidamente”.

Nuovi investimenti per raggiungere i target europei

Gli investimenti finanziati dalla BEI permetteranno a Prysmian di raddoppiare la propria capacità produttiva di cavi estrusi nei tre stabilimenti di riferimento a Pikkala in Finlandia, Pozzuoli in Italia e a Gron in Francia, passando da circa 2.000 km/anno a oltre 4.000 km/anno. Questo contribuirà al raggiungimento degli obiettivi europei relativi alla trasmissione di energia pulita attraverso i sistemi in cavo sottomarino e interconnessioni di lunga distanza, migliorando l’integrazione e l’efficienza delle rinnovabili, oltre a generare posti di lavoro.

“Attraverso questo accordo con Prysmian, contribuiamo a realizzare gli obiettivi di REPowerEU, mobilitando risorse significative per affrontare le sfide energetiche e ambientali più urgenti”, ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della BEI. E infatti il progetto si inserisce pienamente negli obiettivi di azione per il clima e sostenibilità ambientale della BEI e nel quadro di REPowerEU, che la banca dell'UE si è impegnata a sostenere con 45 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi entro il 2027. Inoltre, circa la metà degli interventi previsti dall'accordo saranno realizzati nelle regioni di coesione, come la Campania in Italia e la Borgogna in Francia, contribuendo così anche a ridurre le disparità economiche regionali e a promuovere uno sviluppo economico più equilibrato e inclusivo.

 

Immagine: Envato

 

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