Dal 1° gennaio 2022 anche la Slovacchia si aggiunge alla lista di Paesi europei che hanno introdotto un sistema di deposito cauzionale per la raccolta e il riuso dei contenitori per bevande. La rete per la raccolta funzionerà secondo uno schema “return-to-retail”: bottiglie e lattine vuote dovranno cioè essere riconsegnate nei negozi e supermercati dove sono state acquistate, ricevendo indietro la piccola somma lasciata in deposito.
La Slovacchia conta così di riuscire a raccogliere il 90% dei contenitori per bevande usati nel 2025, raggiungendo in anticipo i target stabiliti dall’Unione Europea.
Come funzionerà il deposito cauzionale in Slovacchia
I sistemi di deposito cauzionale o Deposit Return Systems (DRS), della cui introduzione si è finalmente cominciato a discutere anche in Italia, funzionano secondo un semplice meccanismo: si incoraggia il consumatore a riportare la bottiglia o il contenitore vuoti chiedendogli una piccola somma di denaro, che verrà restituita alla riconsegna del packaging.
Le modalità applicative sono però diverse da paese a paese. La Slovacchia ha scelto di appoggiarsi a quello che viene definito schema “return-to-retail”, sfruttando cioè la rete già esistente di rivenditori di bevande. In pratica a tutti i negozi e i supermercati viene richiesto di organizzare dei punti di raccolta per bottiglie e lattine vuote, che poi saranno riconsegnate ai produttori per il riuso. La partecipazione alla rete è volontaria per i piccoli rivenditori, ma diventa obbligatoria per quelli con una superficie maggiore di 300 mq. Per facilitare la raccolta, i negozianti potranno scegliere di installare una reverse vending machine che automatizzi tutto il processo: ce ne sono già quasi 2000 pronte ad essere montate in tutto il Paese. Il deposito, da restituire al cliente alla riconsegna del vuoto, è stato stabilito a 15 centesimi.
Tutte le bottiglie e le lattine da raccogliere
Secondo dati diffusi dal Ministero dell’Ambiente slovacco, nel Paese vengono venduti 1,3 miliardi di contenitori per bevande all’anno, di cui circa 1 miliardo sono bottiglie di plastica.
Con l’introduzione del nuovo sistema di deposito cauzionale, la Slovacchia conta dunque di dare una svolta al problema del littering e insieme di raggiungere i target di raccolta differenziata imposti dall’Europa, in particolare quelli contenuti nella Direttiva sulle plastiche monouso. Sistemi simili in altri Stati europei hanno del resto dato risultati eccellenti: fra tutti, il caso della Lituania, dove il sistema DRS introdotto nel 2016 ha consentito di recuperare il 70% dei contenitori di bevande nel primo anno di attività e il 90% nel secondo. Il governo slovacco spera di imitare l’esempio e riuscire a raccogliere il 60% dei contenitori nel 2022, per arrivare fino al 90% nel 2025.
Non tutti i contenitori per bevande sul mercato saranno tuttavia adatti ad essere raccolti e riutilizzati: rimangono fuori dal sistema i contenitori per il latte o per bevande a base di latte e quelli per alcolici. Per evitare confusioni, il governo slovacco ha predisposto un simbolo di riconoscimento: la Z di Zalohovane, che significa appunto “deposito”.