“L’Italia è per DRI uno dei principali mercati, dove vediamo grandi opportunità per lo sviluppo di progetti rinnovabili e di sistemi di accumulo e poter contribuire alla transizione energetica del paese e al raggiungimento degli obiettivi nazionali e comunitari.” John Stuart, CEO di DRI, ha commentato così l’annuncio che la sua azienda, società di DTEK che opera in Europa nel settore delle rinnovabili, ha firmato il primo closing per l’acquisizione di quattro progetti solari in Sardegna, detenuti dallo sviluppatore spagnolo Enerland.
Il processo di acquisizione porterà DRI a detenere l’intera proprietà di quattro progetti agrivoltaici con una capacità installata totale di 166MWp, situati nella provincia di Nuoro, che una volta entrati in esercizio copriranno i consumi energetici di oltre 68.000 famiglie, evitando l’immissione in atmosfera di più di 101.000 tonnellate di CO₂ l’anno. L’attività, ha specificato Stuart, “consentirà di combinare la produzione di energia da fonti rinnovabili con le attività agricole, generando opportunità di sviluppo economico per le comunità locali e una maggiore autonomia energetica”.
La strategia di DRI mira a costruire e gestire impianti di energia rinnovabile e sistemi di accumulo attraverso l'acquisizione di progetti e portafogli greenfield (da early-stage a ready-to-build) oltre a collaborare con sviluppatori locali. In Croazia, Polonia e Romania ha un’attività di espansione e sviluppo di progetti solari, eolici onshore e sistemi di accumulo per una potenza totale di oltre 1,3GW.
Con questa operazione l’azienda rafforza le proprie attività anche in Italia, dove prevede di realizzare 2 GW di impianti rinnovabili e sistemi di accumulo di energia entro il 2030. Tra Molise, Puglia e Sardegna, infatti, DRI ha sette progetti agrivoltaici in vari stadi di sviluppo che avranno una capacità installata totale prevista di oltre 500MWp.
Immagine di repertorio via Envato