Ottenere metano sintetico dalle biomasse secche di scarto: è questo l’obiettivo della collaborazione nata tra NextChem Tech (controllata di Nextchem) ed Engie. Lo scopo è sviluppare e commercializzare una tecnologia avanzata per il biometano, partendo da biomasse di scarto come sfalci o scarti di lavorazione del legno, legni contaminati da vernice e colla scartati dai cantieri o il prodotto derivato da carta e cartone non adatti al riciclo perché sporchi.

A dare la notizia è stata Maire, con un comunicato stampa in cui spiega che Nextchem, attraverso la sua controllata NextChem Tech, “agirà come partner strategico e co-sviluppatore per ottimizzare, integrare, sviluppare e commercializzare questo processo avanzato utilizzando le tecnologie proprietarie di Nextchem ed Engie”.

Una volta industrializzato attraverso il progetto Salamandre, a Le Havre, in Francia, NextChem Tech agirà a livello globale come licenziatario del pacchetto integrato su base esclusiva. Questa collaborazione, spiega Mohammed Nafid, CEO di NextChem Tech, è la dimostrazione dell’impegno di NextChem Tech e di Engie nell'industrializzare le proprie soluzioni tecnologiche per la transizione energetica e verso un’industria a zero emissioni, che riduce il consumo energetico e offre soluzioni più sostenibili attraverso un approccio circolare “accelerando il raggiungimento degli obiettivi di produzione di biometano fissati dall'Unione Europea".

 

Immagine: Josh Marshall, Unsplash

 

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