Ottanta progetti in gara, tre premi e quattro menzioni speciali: è la ricetta del Wood Architecture Prize 2024, che ha visto le premiazioni ieri giovedì 1° febbraio all’interno di Klimahouse, la 19ª fiera dedicata all'innovazione nel settore dell'edilizia sostenibile e dell’efficienza energetica, a Bolzano fino al 3 febbraio 2024.

Il premio per l’architettura in legno, dedicato a giovani under 35, è stato istituito da Fiera Bolzano in collaborazione con il Politecnico di Torino, lo Iuav di Venezia e PEFC Italia, e il Future Hub, uno spazio all’interno di Klimahouse rivolto a 16 giovani e promettenti start up che offre una proiezione sul futuro per rinnovare il settore della progettazione e dell’edilizia.

La giuria, presieduta dall’architetto Manuel Benedikter dell’omonimo Studio, era composta dall’architetta Sandy Attia dello Studio MoDus Architects, dal professore Guido Callegari del Politecnico di Torino, dall’architetto Mauro Frate dello Studio MFA Architects e Professore Iuav, dal professor Roberto Gargiani dell’EPFL Ecole Polytechnique di Losanna, dal professore Paolo Simeone del Politecnico di Torino e da Luca Gibello, direttore de Il Giornale dell’Architettura.

Il premio si inserisce in un progetto molto più ampio, che comprende anche il primo Short Master in Wood Architecture promosso da Fiera Bolzano in collaborazione con YACademy di Bologna, primo istituto Post-Graduate al mondo nato dal confronto e dalla collaborazione fra le più illustri firme dell’architettura contemporanea.

I vincitori del Wood Architecture Prize 2024

I progetti premiati sugli 80 in gara sono esempi virtuosi di realizzazioni concrete, a dimostrazione di come la sostenibilità, l’efficienza e il design possano unirsi nel presente per ispirare il futuro del settore in linea con gli obiettivi comunitari per un impatto climatico zero entro il 2050.

In particolare, il premio Architettura privata è stato assegnato a Casa del custode - Studio Camilla De Camilli. Una struttura a padiglione semplice, modulare, basata sul sapiente accostamento di tre soli elementi: la struttura intelaiata lignea, i pannelli in vetro e il pavimento in graniglia veneziana. Un intervento dalle linee essenziali ben inserito nel contesto di un parco naturale. Pensata come guardiania, è utilizzata come spazio di socializzazione riabilitativa per utenti affetti da disturbi dell’alimentazione.

Il premio per l’Architettura pubblica è stato assegnato ad Ampliamenti edifici terapeutici a Forte Rossarol (VE), Arbau studio, in ex equo con Roberto Rocca Innovation Building (MI), Studio Taidelli. Il primo è una sapiente riqualificazione di ex baraccamenti militari privi di alcun pregio. Il secondo è un’opera di grandi dimensioni che utilizza la struttura lignea (sistema travi-pilastri) a vista, in combinazione con altri materiali (cemento armato per gli orizzontamenti; metallo e vetro per le chiusure).

La menzione speciale trasversale per un progettista under 35 è andata al progetto The Hermitage (PC) – llabb Architettura Arch. Federico Robbiano e Arch. Luca Scardulla. Un “cabanon” concepito come spazio minimo, risolto con cura nell’equilibrato disegno dei dettagli.

La giuria ha inoltre deciso di assegnare tre menzioni speciali. Al progetto A.I.D.I Accoglienza in dispensa - Mixtura Studio dell’architetto Cesare Querci, selezionato per aver donato dignità d’immagine a un servizio caritativo di prima necessità in un contesto urbano difficile. A Casa Zero - Outstudio Architetture dell’architetto Alberto Giobbi, che si è aggiudicata la menzione per la radicalità di un recupero edilizio che lavora all’interno di un antico involucro in pietrame, coibentando e rivestendo le pareti. Al Rifugio Passo Santner di bolzano, degli architetti Lukas Tammerle e Paul Senoner, selezionato per la qualità e la coerenza con cui il progetto risponde a un programma non privo di criticità per il delicato contesto paesaggistico in cui si pone.

 

Immagine: Klimahouse