La transizione green non è solo una sfida, ma un'opportunità strategica per le imprese di innovare, crescere e posizionarsi come leader nel mercato sostenibile globale. È una priorità in particolare per le aziende del settore manifatturiero e della produzione industriale in Italia, paese in cui sta crescendo la consapevolezza sull'impatto ambientale delle attività economiche. Secondo l’ISTAT, per esempio, il PNRR destinerà 59,5 miliardi di euro alla transizione verde, pari al 31,05% dell’intero piano, favorendo la sostenibilità nel tessuto economico italiano e trasformando le sfide ambientali in opportunità di crescita.

Gli incentivi fiscali per l’efficienza energetica e il potenziamento delle energie rinnovabili, come eolico, idrico e fotovoltaico, stanno però stimolando anche il mercato del lavoro. Tra il 2023 e il 2027, quasi 2,4 milioni di lavoratori italiani necessiteranno di competenze green intermedie e oltre 1,5 milioni di competenze avanzate, secondo Unioncamere e ANPAL. Il comparto manifatturiero e industriale sarà particolarmente impattato, come già si è visto nel 2023, quando sono stati stipulati circa 160.000 contratti per posti di lavoro in ingegneria dei materiali, progettistica di impianti energetici e ingegneria ambientale.

I Green Jobs più richiesti

Sono diverse le figure che sono, stanno diventando o diventeranno protagoniste del nuovo mercato del lavoro green. Ruoli che necessitano di specifiche competenze e formazione, che spesso è necessario acquisire presto nella propria carriera scolastica o professionale, perché magari richiedono tempi di apprendimento particolarmente lunghi. Anche per questo è sempre meglio compiere scelte scolastiche e professionali consapevoli del contesto in cui si decide di inserirsi.

Secondo Ingenn, la società di Head Hunting unicamente focalizzata nella ricerca e selezione di profili tecnici e ingegneri, tra le figure più ricercate in ambito green spiccano, per esempio, quelle qualificate in ingegneria ambientale, con specializzazione in valutazione d'impatto ambientale, bonifica di siti e trattamento delle acque (con una RAL che si aggira tra i 45.000 e i 60.000 euro), in ingegneria dei materiali, per lo sviluppo di materiali innovativi per applicazioni industriali specifiche (RAL 40.000-50.000 euro) e in ingegneria energetica, per la progettazione di impianti energetici e lo sviluppo di tecnologie rinnovabili migliorando l'efficienza energetica (RAL 45.000-50.000).

Ma non solo. Anche fuori dal comparto ingegneristico la richiesta è alta. Per esempio nella tecnica fotovoltaica, con responsabilità di installazione e manutenzione di impianti fotovoltaici, nel rispetto delle normative di sicurezza (RAL 30.000-50.000 euro) e in architettura green, per progettazione di edifici e spazi urbani sostenibili utilizzando bioarchitettura e materiali eco-compatibili (RAL 35.000€ - 60.000€).

 

Leggi anche: LA TRANSIZIONE ENERGETICA APRE LE PORTE ALL’INGEGNERIA UMANISTICA DEL FUTURO

 

Immagine: Envato