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La sezione Think Tank del numero 55 di Materia Rinnovabile, dedicato ai trasporti e alla mobilità sostenibile, propone un interessante confronto fra il mondo delle istituzioni, quello delle ONG e della società civile, e il mondo dell’industria.

Partiamo infatti con una lunga conversazione con William Todts, direttore esecutivo della ONG T&E - Transport & Environment, che riflette sulle sfide che ci attendono per decarbonizzare il settore dei trasporti, non solo la filiera automotive, ma anche l’aviazione e il trasporto navale.

Abbiamo poi parlato con Daniel Serra Segarra, direttore dell'Ecosystem & Stakeholders nell’ambito dell’iniziativa europea EIT Urban Mobility, che ha portato un’interessante prospettiva sull’avanguardia della mobilità: i veicoli a guida autonoma.

Infine, abbiamo raggiunto Maria Grazia Davino, Regional Managing Director di BYD Europe per l’area che include i paesi di lingua tedesca e l’Est Europa, e abbiamo discusso con lei del punto di vista di una grande azienda cinese che si affaccia sul mercato europeo dell’automotive, in un momento di profondo cambiamento.

Qui di seguito, un assaggio dei temi di cui abbiamo parlato. Le interviste complete le potete leggere su Materia Rinnovabile #55.

William Todts: decarbonizzare i trasporti, l’Europa a un bivio

La transizione del settore dei trasporti in Europa è a un bivio cruciale, tra gli obiettivi climatici europei, la pressione di un mercato globale sempre più competitivo e i tentativi di tornare al business-as-usual di una parte della politica e del mondo automotive. L’elettrificazione avanza, trainata da regolamenti e incentivi, ma restano aperte questioni fondamentali, dallo sviluppo delle infrastrutture alla competitività industriale. Nel frattempo, si accende il dibattito su come bilanciare innovazione e politiche commerciali in un settore in cui l’Europa non è più il leader indiscusso. Il futuro della mobilità nel Vecchio Continente si gioca ora tra investimenti mirati, semplificazione delle regole e una strategia capace di rendere sostenibile il settore senza frenarne la crescita.

Emanuele Bompan ne ha parlato con William Todts, direttore esecutivo di T&E - Transport & Environment, l’organizzazione non governativa che guida la promozione di un sistema di mobilità a zero emissioni a livello europeo e globale.

Daniel Serra Segarra: guida autonoma, il futuro della mobilità

Cinque anni fa, il futuro della mobilità europea era immaginato come condiviso, elettrico e autonomo. Ora, mentre l'elettrificazione e la sharing mobility mostrano progressi lenti ma costanti, i veicoli senza conducente restano una grande sfida culturale e tecnologica, soprattutto in Europa, che rischia di restare indietro nella corsa.

Daniel Serra Segarra, direttore dell'Ecosystem & Stakeholders di EIT Urban Mobility – iniziativa dell'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) creato dall'Unione Europea – ha spiegato a Simone Fant come questa tecnologia rivoluzionaria cambierà il modo di muoversi, non solo all'interno delle città. Con le aziende tech statunitensi e cinesi a trainare l’innovazione, secondo Segarra la diffusione di veicoli a guida autonoma è solo una questione di tempo.

Maria Grazia Davino: BYD, l’auto elettrica cinese alla sfida europea

Nel 2024, l’industria automotive cinese ha immesso sul mercato più di 10 milioni di veicoli elettrici e ibridi, conquistando per la Repubblica Popolare il podio come primo produttore mondiale. Se il settore dell’elettrificazione dei trasporti in Cina è un nutrito ecosistema di aziende grandi e piccole, c’è però un nome che, a livello internazionale, è assurto a emblema di questa inarrestabile ascesa del Dragone: BYD.

Fondata nel 1995 dal chimico (ora multimiliardario) Wang Chuanfu, BYD nasce come azienda di batterie ricaricabili altamente innovative, lanciandosi poi nel 2003 nel mercato automotive. Oggi, le sue due divisioni principali – BYD Electronic e BYD Auto – comprendono un portfolio di tecnologie che sono alla base di tutta la filiera degli EV, dalle batterie ai motori, dai controlli elettronici ai semiconduttori. Mentre il suo settore R&D ha sviluppato un sistema di guida autonoma, ambiziosamente battezzato God’s Eye, che, come da poco annunciato, verrà integrato “di serie” anche nelle vetture più economiche.

Questo vantaggio tecnologico ha permesso alla multinazionale di Shenzhen di scalare prima il mercato interno cinese, e ora di lanciarsi alla conquista di quelli internazionali, aggiudicandosi un record dietro l’altro. Nell’ultimo anno, con 4,27 milioni di auto vendute (l’obiettivo era 4 milioni), non solo ha registrato una crescita del 41% rispetto al 2023, ma ha anche messo a segno lo storico sorpasso di Tesla nella vendita di veicoli elettrici puri (BEV). Se i mercati del Sudest Asiatico e dell’America Latina, benché ancora piccoli, già amano il marchio e crescono rapidamente, ora il brand cinese si sta dedicando alla, non facile, sfida europea.

Giorgia Marino ne ha parlato con Maria Grazia Davino, già manager di Stellantis per il Regno Unito e la regione Enlarged Europe, e ora, fresca di nomina, nuova Regional Managing Director di BYD Europe per Germania, Svizzera, Austria, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia.

 

In copertina: Maria Grazia Davino, Daniel Serra Segarra, William Todts