Secondo gli ultimi dati del Servizio Copernicus sui cambiamenti climatici (C3S), la temperatura media globale calcolata tra settembre 2023 e agosto 2024 è la più alta mai registrata per qualsiasi periodo di 12 mesi. Questo significa che l’estate 2024 è la più calda mai registrata, sia a livello globale, sia a livello europeo. E non è tutto: stando ai modelli degli anni precedenti, è probabile che il trend non si invertirà nei prossimi mesi, rendendo così il 2024 l’anno più caldo mai registrato.
A rilevare e diffondere questi dati è stato Copernicus, il programma di osservazione della Terra implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, che opera per conto e con il finanziamento dell'Unione Europea. Copernicus, noto anche con la sigla C3S, pubblica regolarmente bollettini climatici, riportando i cambiamenti osservati nelle temperature superficiali globali dell'aria e del mare, nella copertura del ghiaccio marino e nelle variabili idrologiche, oltre a dati specifici sull’estate boreale (quella che interessa il nostro emisfero e comprende i mesi di giugno, luglio e agosto).
Estate di caldo record nel mondo e in Europa
Secondo i dati di Copernicus, l’agosto 2024 è stato il più caldo su scala globale, con una temperatura media dell'aria superficiale di 16,82°C, la stessa di agosto 2023. Questo caldo record ripetuto per due anni di fila nel mese di agosto è 0,71°C sopra la temperatura media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 per lo stesso mese. Rispetto ai livelli preindustriali, agosto 2024 è 1,51°C al di sopra della media.
“Durante gli ultimi tre mesi del 2024, il globo ha sperimentato i mesi di giugno e agosto più caldi, il giorno più caldo mai registrato e l'estate boreale più calda mai registrata”, commenta Samantha Burgess, vicedirettrice del C3S. “Questa serie di temperature record aumenta la probabilità che il 2024 sia l'anno più caldo mai registrato. Gli eventi estremi legati alla temperatura a cui si è assistito quest'estate non potranno che diventare più intensi, con conseguenze più devastanti per le persone e per il pianeta, a meno che non si intervenga con urgenza per ridurre le emissioni di gas serra.”
Anche le temperature europee sono state al di sopra della media, rendendo agosto 2024 il mese più caldo mai registrato in Europa dopo agosto 2022. Vi sono state variazioni locali, con temperature medie sopra la media in Europa meridionale e orientale, dove le condizioni sono state più secche della media per tutta la stagione, in alcuni casi associate alla siccità, come, per quanto riguarda l’Italia, in Sicilia e in Sardegna. Le temperature sono state invece sotto la media nelle zone nord-occidentali dell'Irlanda e del Regno Unito, in Islanda, sulla costa occidentale del Portogallo e nella Norvegia meridionale. Nel complesso, la temperatura media della regione europea per l'estate 2024 è stata la più alta mai registrata per questa stagione, con 1,54°C al di sopra della media 1991-2020, superando il precedente caldo record del 2022 (1,34°C).
La situazione di mari e ghiacci
Il centro Copernicus ha misurato anche un notevole aumento della temperatura superficiale marina media (SST), ovvero quella che corrisponde allo strato di acqua più vicino al contatto con l’aria. Si tratta di un parametro importante per comprendere gli impatti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi marini. In agosto 2024, la temperatura superficiale marina media è stata di 20,91°C, su latitudine 60°S-60°N, il secondo valore più alto registrato per questo mese, e solo 0,07°C al di sotto dell'agosto 2023.
Le anomalie nelle temperature medie impattano anche i ghiacci marini. Nell’artico, l’estensione del ghiaccio marino è stata del 17% al di sotto della media, mentre nell’antartico l’estensione è stata del 7% sotto alla media: una percentuale leggermente inferiore, che tuttavia non nasconde la gravità degli impatti dei cambiamenti climatici su tutto il pianeta.
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