E.ON, il gigante energetico europeo, ha messo nero su bianco un accordo che definisce le linee guida per un utilizzo etico e responsabile dell’intelligenza artificiale. La dichiarazione d’intenti è stata condivisa tra il consiglio di amministrazione, il consiglio aziendale europeo, il consiglio aziendale di gruppo e il comitato dei rappresentanti dei dirigenti. Insomma, tutte le componenti dell’azienda si sono dichiarate d’accordo nel cercare di tracciare una strada chiara e precisa su come questa tecnologia rivoluzionaria potrà cambiare – in meglio – il lavoro in azienda.

La nuova dichiarazione congiunta sottolinea la volontà di E.ON di essere un “playmaker” della transizione energetica anche attraverso l’innovazione tecnologica e l’IA, e si ispira a un approccio basato sul rischio e sulle normative dell'Unione Europea, scommettendo sulla formazione e sull'aggiornamento costante per garantire che i dipendenti possano utilizzare gli strumenti di IA in modo efficace, creando valore aggiunto.

L’intelligenza artificiale è già una realtà per E.ON, che la sta utilizzando in diverse attività, come la manutenzione predittiva e l’analisi delle immagini. Si tratta di strumenti che aiutano a ottimizzare processi, ridurre costi e, soprattutto, migliorare i servizi. Ma l’azienda vuole andare oltre. L’obiettivo è fare in modo che l’IA non sia un “giocattolo tecnologico” o un sostituto delle persone, ma una risorsa concreta per migliorare il lavoro dei dipendenti e spingere la transizione energetica, spiega Victoria Ossadnik, membro del consiglio di amministrazione di E.ON con delega al digitale e all’innovazione. “Con questo documento comune – aggiunge − stabiliamo insieme alle nostre parti sociali un nuovo standard per l’uso responsabile dell’intelligenza artificiale. Questo accordo ci consente di preparare in modo mirato i nostri dipendenti per le sfide del futuro e di sfruttare al meglio il potenziale dell’IA.”

L'accordo segue un approccio risk-based, come delineato dalla legge sull'intelligenza artificiale recentemente approvata dall'Unione Europea, che punta a regolamentare lo sviluppo e la diffusione di un'IA sicura e affidabile, tutelando al contempo i diritti fondamentali dei cittadini dell'UE e promuovendo l’innovazione. La formazione dei lavoratori è un pilastro fondamentale dell’intesa: i 75.000 dipendenti e collaboratori di E.ON saranno coinvolti in programmi di aggiornamento e corsi dedicati per imparare a utilizzare l’intelligenza artificiale in modo responsabile ed efficace. Per Axel Winterwerber, presidente del consiglio aziendale di gruppo, “è cruciale che questa tecnologia porti benefici a tutti i colleghi. Vogliamo essere parte attiva nel suo sviluppo, e questo accordo garantisce che l’uso dell’IA sia equo e trasparente”.

 

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In copertina: immagine Envato