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Il 28 ottobre, al Teatro Sociale di Como, si è tenuta la terza edizione del convegno Spazio all'Acqua. L’evento, organizzato da Como Acqua, il gestore unico del servizio idrico integrato della provincia di Como, ha visto la partecipazione di sindaci, rappresentanti delle istituzioni e stakeholder. Il tema di questa edizione, moderata da Materia Rinnovabile, è stato Il ruolo della comunità nella tutela della risorsa. Un messaggio emerso anche dalla scelta e dall’allestimento in teatro. Como Acqua, spiega in un comunicato, “ha voluto i partecipanti sul palco, a pochi passi dai relatori, per abbattere ogni distanza con la platea e così sottolineare che nella difesa dell’acqua ciascuno è protagonista: dal gestore alle istituzioni su più livelli territoriali, dai rappresentanti politici ai cittadini”.
A ribadire il messaggio del convegno è, in primis, Laura Santin, vicepresidente di Como Acqua: "Come emerso dagli interventi dei relatori, la partecipazione attiva di tutti è fondamentale. Solo stimolando un coinvolgimento congiunto possiamo comprendere la necessità di proteggere a 360° una risorsa essenziale come l’acqua. È un impegno che, sempre con Como Acqua in prima linea, riguarda ciascuno di noi”.
Dati su utenza e territorio
Durante il convegno, Como Acqua ha fornito una fotografia dell’impegno della società sul territorio. Sono stati Gioia Gorla, responsabile area amministrazione controllo e operation di Como Acqua, Marco Roncoroni, responsabile laboratorio acque potabili, e Luis Gonzalez, responsabile area tecnica gestione e investimenti, a raccontare Como Acqua attraverso i suoi risultati nel perimetro di gestione. La rete di acquedotto gestita da Como Acqua copre infatti 5.125 chilometri sull’intero territorio provinciale e serve 496.736 persone in 141 comuni, mentre il servizio di fognatura e depurazione si estende su 144 comuni.
Un territorio ampio sul quale, a favore dell’utenza, solo nei primi sei mesi dell’anno sono state attivate 1.178 nuove forniture, 30.081 sostituzioni di contatori e 1.408 letture effettuate. A garanzia della qualità dell’acqua potabile il laboratorio accreditato della società ha eseguito invece 149.496 analisi dall’inizio dell’anno allo scorso 30 settembre, con monitoraggi continui anche sulle acque reflue, attraverso 68.686 analisi. Un impegno di controllo costante, sottolinea l’azienda, “che supera i numeri minimi richiesti dalle normative”.
Investire nella transizione e in green jobs
È stato invece Luis Gonzalez a passare in rassegna tutte le competenze – oltre 39 professionalità distinte e altamente specializzate – necessarie per gestire il servizio idrico integrato nel terzo millennio. Il responsabile degli investimenti ha delineato il piano di investimenti dell'azienda: 43,8 milioni di euro in media nel periodo 2024-2029, con una spesa pro capite che si attesta a 74,2 euro, un dato sopra la media regionale che si ferma a 55 euro pro capite.
“Questo investimento, insieme a progetti finanziati tramite PNRR e fondi europei e regionali, testimonia la volontà della società di continuare a crescere costantemente”, scrive Como Acqua. "Siamo un’azienda fisiologicamente chiamata a guardare sempre più avanti, facendo leva sull’innovazione e sulla resilienza”, ha aggiunto, Giulia Cappellini, alla direzione di Como Acqua. “Le nostre competenze, la nostra attività e i nostri investimenti garantiscono un servizio di qualità per i cittadini, e occorre piena consapevolezza di ciò, da parte di tutti."
L’accesso ai servizi digitali
I lavori del convegno sono stati intervallati da un suggestivo spettacolo musicale. Beatrice Arizza, primo violoncello dell’Orchestra 1813 del Teatro Sociale di Como, e il pianista Vincenzo Arizza si sono esibiti con un percorso di brani creato ad hoc per esplorare il tema dell’acqua in diverse epoche, stili e approcci musicali. Nella fase conclusiva del convegno, è stato invece Giovanni Bonati, consulente per la transizione digitale al Parlamento e alla regione Lombardia, a evidenziare con la sua lectio magistralis l’importanza della formazione della cittadinanza sull’accesso ai servizi digitali nel settore idrico, con un focus su strumenti quali lo SPID, il domicilio digitale e il nuovo IT Wallet, fondamentali per garantire una gestione moderna ed efficiente dei servizi pubblici.
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Immagine: Como Acqua