Terra Madre Salone del Gusto, l’evento mondiale dedicato al cibo e alle politiche alimentari, ritorna a Torino dal 22 al 26 settembre negli spazi di Parco Dora. Una nuova edizione - la quattordicesima, dopo il lancio del primo Salone del Gusto nel 1996, unitosi poi con il meeting mondiale Terra Madre nel 2004 – plasmata intorno al tema della rigenerazione della filiera alimentare.
Dopo una tredicesima edizione atipica ma vincente (10 milioni di profili digitali raggiunti nonostante il format adeguato alle difficoltà dettate dalla pandemia), il Salone ritorna con un appuntamento di cinque giorni in presenza in una nuova e simbolica sede, una ex area industriale che negli ultimi quindici anni è stata al centro di un progetto di trasformazione e riqualificazione urbana. Lì dove fino a una ventina d’anni fa torreggiavano fabbriche, questo mese verranno chiamati a raccolta contadini, allevatori, cuochi, delegati di popoli indigeni, migranti e attivisti da tutto il mondo per riflettere su come preservare e rigenerare la filiera pulita del cibo. Un incontro biennale ormai divenuto punto di riferimento per i professionisti del settore primario.
Cibo buono, pulito e giusto: un approccio rigenerativo
“Le crisi che stavamo affrontando prima del Covid-19 sono solo peggiorate, in particolare per quanto riguarda l'equità sociale e la disuguaglianza”, si legge in una nota stampa della manifestazione. “Ora dobbiamo vedere la nostra comunità come una pianta che, riprendendosi da un trauma, deve crescere nuovi rami. Nuova vita. Nuovo entusiasmo”.
Un albero a cui viene tagliato via un ramo, infatti, ha la capacità di farlo ricrescere. E lo stesso ramo, se piantato correttamente, può mettere radici e diventare una pianta a sé stante. Così come un suolo impoverito da monocolture e prodotti chimici può tornare in salute attraverso nuovi modi di coltivare e più rispetto per la terra. Questo significa rigenerare: non tanto ricostruire, quanto piuttosto rinascere.
Secondo Slow Food, organizzatore dell’evento insieme alla Regione Piemonte e alla Città di Torino, quello della rigenerazione è un tema trasversale che tocca contemporaneamente sia l’agricoltura che l’allevamento, e che passa prima dall’educazione della comunità e dalla condivisione delle best practices. “Rigenerare” è dunque la parola chiave che apre le porte alla prima edizione post-pandemica, nonché parola d’ordine per garantire una produzione sostenibile nel lungo periodo, e quindi un cibo del futuro buono, pulito e giusto.
Il Salone del Gusto: terra di mercati e conferenze
Con il Salone del Gusto torna anche il grande mercato degli espositori, selezionati secondo le linee guida dell’associazione Slow Food, insieme a un fitto calendario di appuntamenti fra degustazioni, conferenze e incontri. Presenti all’appello tutte le regioni dello Stivale, insieme ai produttori della rete Slow Food, sia italiana che internazionale. Oltre che incontrare i visitatori, i produttori potranno partecipare alle iniziative in programma per buyer e operatori, in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Spazi espositivi immersivi, incontri e attività educative saranno il terreno fertile per esplorare il tema della rigenerazione dei sistemi alimentari in risposta alle crisi climatiche, sanitarie e geopolitiche. Dalla rigenerazione del suolo (e quindi agroecologia, giardini, prati, monocolture e urbanizzazione) a quella delle città, approfondendo il loro rapporto con il territorio, il ruolo delle politiche alimentari, le forme di solidarietà relative all'alimentazione, l'agricoltura sociale e le economie comunitarie.
Tantissimi gli appuntamenti, tra laboratori del gusto, spazi dedicati all'attivismo delle nuove generazioni, percorsi di educazione al gusto, corsi di cucina, cene conviviali e nuove aree espositive. Oltre alle grandi conferenze, in programma all'Environment Park nella Sala Kyoto, sono previsti nuovi spazi dedicati al confronto e al dibattito: le arene dell'evento, intitolate agli attivisti Gino Strada e Berta Càceres.
Seguono aperitivi tematici e colazioni coi produttori, degustazioni e incontri: occasioni in cui scoprire ricette e abitudini alimentari dall'Italia e dal mondo. A questi si aggiungono anche gli eventi off di Terra Madre (feste, presentazioni di libri, orti urbani, visite guidate) per conoscere meglio Torino, sempre lungo il fil rouge tema della rigenerazione.
Le conferenze di Terra Madre
Prendere coscienza di come rigenerare il sistema alimentare, il tutto dando indicazioni concrete per l'attuazione di un rinnovamento radicale, necessario in diversi ambiti, da quello sociale ed economico fino a quello ambientale. Questo l’obiettivo delle cinque conferenze in programma.
Dibattiti che abbracceranno tutti gli ecosistemi, dalle città agli oceani, dalle foreste alle grandi pianure. A guidare il dibattito saranno esperti provenienti da tutto il mondo, tra cui filosofi ed economisti, attivisti, artisti e ricercatori.
Si parte il 22 settembre con The Regeneration we need, per discutere sul legame tra sistema alimentare e rigenerazione, e sul ruolo di quest’ultima nelle sfide climatiche, sociali e ambientali che ci prepariamo ad affrontare. Seguono il 23 settembre Changing cities and models of regeneration, su come promuovere la rigenerazione alimentare nelle nostre città, e Loving the earth, sul significato di rigenerazione nell'ambito agricolo. Sabato 24 e domenica 25 concludono le ultime due conferenze: You, me us: making a difference together e The right to food: fighting for social and environmental justice. Due incontri sul come potere essere artefici di questa rigenerazione attraverso le nostre scelte quotidiane, anche in termini di giustizia sociale.
Economia circolare, GDO e FoodSystems
Nella cornice di Terra Madre Salone del Gusto, inoltre, verrà presentato il numero 41 di Materia Rinnovabile dedicato specificatamente al Food Retail e al Mercato alimentare.
Giovedì 22 settembre, dalle ore 14.30 alle ore 15.30, nello spazio B2B Emanuele Bompan e Giorgia Marino, Direttore e caporedattrice di Materia Rinnovabile incontreranno Franco Fassio, Systemic Designer e Docente presso l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Mario Cerutti, responsabile sostenibilità per il Gruppo Lavazza, e Maura Latini, Ceo di Coop Italia, per discutere sugli impatti che la circular economy ha sulla grande distribuzione organizzata e sul sistema alimentare.
L’incontro “Economia circolare, GDO e FoodSystems” sarà un’occasione per presentare i casi più virtuosi sul piano nazionale, coinvolgendo addetti ai lavori, analisti e aziende che attualmente lavorano sul tema.
Ogni conferenza è ad accesso gratuito, ciascuna disponibile anche online sul sito della manifestazione.
Immagine: SlowFood.it