Da sempre sinonimo di spazio libero e incontaminato, la montagna si è trovata a fare i conti con le trasformazioni imposte da cambiamento climatico, inquinamento e turismo di massa. In risposta, si rafforza l’impegno di chi cerca di recuperare l’autenticità montana in chiave sostenibile: comunità locali, istituzioni e soprattutto aziende.

“È sempre più evidente come i consumatori non prendano decisioni di acquisto basandosi solo sul valore o sul prezzo del prodotto, ma tengano in considerazione anche cosa il brand comunica e come agisce”, ci spiega Daniele Denegri, fondatore e CEO dell’agenzia di comunicazione Green Media Lab. “I clienti si aspettano sempre più che le aziende abbiano una posizione definita rispetto a sostenibilità, etica e trasparenza. Diverse ricerche dimostrano che la maggior parte dei consumatori attribuisce la responsabilità di guidare il cambiamento più alle aziende che alle istituzioni”.

Green Media Lab è un hub strategico di comunicazione integrata formato da diverse business unit: Consulenza e strategia ESG, PR & Digital PR, Social Media e Art Direction, legato al mondo outdoor sin dalla sua nascita. “Quando abbiamo iniziato 12 anni fa – racconta Denegri − abbiamo recepito un messaggio importante delle aziende del settore: mancava un’agenzia di comunicazione specializzata e capace di raccontare le caratteristiche tecniche di alcuni brand, ma che fosse anche in grado di tradurli con il corretto approccio per il mondo lifestyle e della moda. Oggi siamo un punto di riferimento per il settore e lavoriamo con brand leader come Patagonia, Vibram, La Sportiva, Polartec, Asics, North Sails, ma abbiamo ci siamo anche estesi ai settori tecnologia, lifestyle, beauty e healthy food.”

Vista della Fabbrica dell'aria nella sede milanese di Green Media Lab

Gli esempi di Patagonia, La Sportiva e Vibram

Proprio Patagonia, che è stata la prima cliente dell’agenzia, “in termini di sostenibilità ha fatto scuola”, racconta Denegri. “È stata tra i primi a spingere per il passaggio dal cosiddetto cotone industriale a quello organico e la prima ad aprire a tutti un programma di riparazione per allungare il ciclo di vita dei prodotti”. Si tratta del progetto Worn Wear Climb Tour, che nel 2024 ha visto due officine di riparazione itineranti per prodotti Patagonia e di qualsiasi marchio.

La riparabilità è un valore anche per La Sportiva, che si occupa di calzature e abbigliamento per la montagna. Nel proprio report di sostenibilità 2023, spiega come dopo circa 78 utilizzi la suola della scarpetta da arrampicata sarebbe da sostituire. Ma nel frattempo la scarpetta si è adattata al piede di chi la usa e la risuolatura permette di prolungare questa funzionalità tecnica. La riparazione è poi alla base della campagna Repair If You Care di Vibram, che produce suole in gomma ad alte prestazioni per attività outdoor e non solo, e che – si legge nel comunicato di lancio – ha nel DNA “il concetto di risuolatura come approccio sostenibile fin dagli anni Cinquanta.”

© Patagonia

L’importanza della consulenza ESG e della Social Responsibility

“Quando entriamo in contatto con realtà con identità valoriale e attenzione alla sostenibilità già così marcate – ci spiega Denegri − il nostro ruolo è raccontare e valorizzare ciò che fanno.” In questo, “la consulenza ESG è un valore aggiunto, che aiuta le aziende a essere in linea con i principi di sostenibilità che professano”. È appunto il modello adottato con Camp, azienda di prodotti per sport e attività di montagna, che Green Media Lab ha supportato con una consulenza ESG a 360°, partendo da un’analisi approfondita per arrivare allo sviluppo di un piano strategico a breve, medio e lungo termine, che, spiega Denegri, “ha definito la direzione per il futuro ma anche rafforzato l'impegno dell’azienda verso una gestione responsabile e sostenibile”.

“Ritengo – conclude – che un’azienda attenta alle tematiche ESG sia in grado di generare profitto e benessere e abbia il compito di stimolare una cultura responsabile tra le altre realtà imprenditoriali.” Quello che la stessa Green Media Lab cerca di fare con le proprie iniziative, come The SOStainables, concorso per progetti emergenti di comunicazione digitale su temi ambientali e sociali che il 30 maggio ha premiato – con Stefano Mancuso, Giovanni Storti, Francesca Romana Rinaldi e Sciakè Bonadeo in giuria − Carlotta “Lotta” Sarina, attivista-musicista che utilizza con originalità i social media nella sua battaglia ambientalista.

© La Sportiva

 

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In copertina: Daniele Denegri