Il 28 agosto 2023 Eni ha avviato la produzione di olio e gas dal giacimento di Baleine, nelle acque profonde della Costa d’Avorio. L’inizio delle estrazioni arriva a meno di due anni dalla scoperta del sito nel settembre 2021, e a meno di un anno e mezzo dalla decisione finale di investimento.

Il progetto di Eni emissioni zero (per le operazioni di estrazione)

A pieno regime, con la terza fase di sviluppo, Eni prevede di portare la produzione giornaliera del campo a circa 150.000 barili di petrolio greggio (bbl) e circa 200 milioni di piedi cubi standard (Mscf) di gas associato. Allo stesso tempo la multinazionale italiana dell’Oil&Gas dichiara che quello di Baleine, realizzato in collaborazione con il partner ivoriano Petroci Holding, è il primo progetto di produzione a emissioni zero (Scope 1 e 2) in Africa.

ll progetto – si legge nel comunicato – “fa leva sulle migliori tecnologie disponibili per ridurre le emissioni. Quelle residue sono compensate attraverso iniziative sviluppate nel Paese, tra cui la fornitura e la distribuzione alle comunità locali di fornelli migliorati, che permettono di eliminare il consumo di legna o carbone in cucina. La distribuzione dei fornelli, avviata nel 2022, permetterà di raggiungere oltre un milione di persone nei prossimi 6 anni. In parallelo, Eni ha avviato studi per progetti di Nature Based Solutions su 380.000 ettari di foreste protette”.

Il giacimento

La presenza di Eni in Costa d’Avorio risale agli anni Sessanta con la società Agip Côte d’Ivoire. Nel 2015 Eni è rientrata nel Paese. Baleine rappresenta a oggi la più grande scoperta di idrocarburi nel bacino sedimentario della Costa d'Avorio.

“L’avvio di Baleine è una pietra miliare nelle attività di Eni. Partendo da uno straordinario successo esplorativo abbiamo raggiunto un time to market leader nel settore a meno di 2 anni dalla dichiarazione di scoperta commerciale”, ha detto l'Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi. “Questo risultato rappresenta i principi fondamentali della nostra strategia, che comprende il pionieristico progetto net-zero dell'Africa, lo sviluppo accelerato, la fornitura di gas al mercato locale e la promozione di una transizione giusta”.

Per la prima fase, la produzione avviene attraverso la FPSO Baleine, un’unità di produzione e stoccaggio galleggiante (FPSO, Floating Production Storage and Offloading unit) ristrutturata e potenziata per consentirle di trattare fino a 15.000 bbl/d di olio e circa 25 Mscf/d di gas associato. L’avvio della fase 2 è previsto per la fine del 2024 e porterà la produzione del campo a 50.000 bbl/d di olio e circa 70 Mscf/d di gas associato. Con la terza fase di sviluppo si prevede di portare la produzione del campo a circa 150.000 bbl/d di petrolio e circa 200 Mscf/d.

Tutta la produzione di gas dal giacimento di Baleine, sia della prima fase di sviluppo che delle successive, sarà consegnata a terra tramite un gasdotto di nuova costruzione.

Infrastrutture che secondo il comunicato rilasciato dal ministero delle Miniere, del Petrolio e dell’Energia “permetterà alla Costa d’Avorio di soddisfare il mercato domestico di elettricità, consolidando l’accesso all’energia, e rafforzare il ruolo di hub energetico regionale per i Paesi confinanti.”

 

Immagine: Ganesh Ramsumair, Pexels