Quattro giorni, quattrocento espositori, oltre cento eventi in programma. A Fiera Bolzano è tornata Klimahouse, evento internazionale che è giunto alla 18° edizione. Dall’8 all’11 marzo 2023 progettisti e tecnici del mondo edilizia e architettura hanno potuto trovare ispirazione e aggiornarsi con le ultime novità metodologiche e tecnologiche del settore. Un’occasione per scoprire gli edifici del futuro - sintesi di innovazione e sostenibilità - per ridurre l’impatto ambientale e i consumi energetici, migliorando contemporaneamente il comfort abitativo. Anche quest’anno protagonista indiscusso, il legno.
Innovazione, energia, social housing e legno
A fare da filo conduttore all’edizione 2023 di Klimahouse sono stati quattro focus tematici. Prima fra tutti l’innovazione in edilizia: dai materiali per l’isolamento ai serramenti, dall’impiantistica per la climatizzazione e la qualità dell’aria fino alle soluzioni tecnologiche digitali per la gestione intelligente dell’edificio. Tantissime, inoltre, le start-up presenti.
Il secondo leitmotiv che ha animato gli spazi della manifestazione è stata la sfida energetica. Il caro energia e la lotta al cambiamento climatico impongono al settore di fare la propria parte nella transizione verso il risparmio e l’abbandono dei combustibili fossili. Soprattutto alla luce della revisione della Energy Performance of Buildings Directive (EPBD), la Direttiva europea che punta ridurre di - 60% le emissioni entro il 2030 nel settore edile rispetto al 2015 e a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Una sfida enorme per il patrimonio edilizio italiano: secondo i dati dell’ultimo Rapporto sull’Efficienza Energetica degli Edifici dell’Enea con i dati relativi al 2021, nonostante il leggero miglioramento trainato dal Superbonus, il 58% dei nostri edifici è inserito nelle classi energetiche peggiori (F e G).
Tema affrontato durante gli eventi attraverso diversi punti di vista, grazie al contributo di 10 massimi esperti nazionali e internazionali del mondo dell’edilizia. Tra questi, Timo Leukefeld, esperto dell’abitare energetico nel futuro, Joost Nieuwenhuijzen, Direttore European Federation for Living - Amsterdam, Enrico Giovannini, Direttore Scientifico di ASVIS e Stefano Laporta, Direttore Generale di ISPRA.
Il terzo focus della kermesse è stato il legno, materiale green per eccellenza, nonché risorsa sempre più preziosa per favorire lo sviluppo sostenibile del settore delle costruzioni. L’ultimo filone tematico, invece, è stato il social housing, divenuto ormai una vera e propria esigenza prioritaria a livello europeo. A guidare il nuovo modo di costruire non ci sono infatti solo risparmio energetico e basso impatto ambientale. Entra in gioco anche il comfort abitativo, in un dialogo tra architettura e natura che i professionisti del settore hanno potuto vedere in prima persona anche durante uno dei Klimahouse Tours, il percorso realizzato in collaborazione con Fondazione Architettura Alto Adige alla scoperta degli edifici virtuosi nel territorio altoatesino.
Premiati i migliori progetti di architettura in legno
Durante Klimahouse Wood Summit, l’annuale incontro volto a esplorare le molteplici sfaccettature del legno e la sua crescente importanza per l'edilizia residenziale su larga scala, è stato assegnato anche il Wood Architecture Prize, il primo premio nazionale per l'architettura in legno, istituito da Fiera Bolzano in collaborazione con il Politecnico di Torino e lo Iuav di Venezia.
Un’iniziativa nata con l’obiettivo di promuovere la cultura del legno nell’edilizia - settore che in Italia registra il +33% - attraverso la selezione di opere in grado di rappresentare i diversi contesti applicativi e di sperimentazione: nuove costruzioni, interventi di riqualificazione, sostituzione e ricostruzione, opere sperimentali. Tre le categorie di architettura premiate dalla giuria: privata, sperimentale e pubblica.
Il premio “Architettura privata” è stato assegnato a Casa 4, abitazione sostenibile realizzata da LCA Architetti nel comune di Magnago caratterizzata da un'architettura estremamente semplice, abitata da una giovane coppia che ha scelto di vivere e lavorare a stretto contatto con la natura. La categoria “Architettura sperimentale” ha visto invece prevalere l’Hotel La Briosa realizzato lo scorso anno a Bolzano, nato dalla proposta progettuale degli architetti altoatesini Felix Perasso e Daniele Tolpeit.
Infine, l’award per la “Architettura pubblica” è stato assegnato alla scuola materna di Sluderno (Bolzano), progettata da Roland Baldi di Roland Baldi Architects e realizzata nel 2018. L'edificio è stato dotato anche di un tetto verde e progettato rispettando gli standard energetici di “Casa Clima A”.
I finalisti del Klimahouse Prize 2023
Durante la terza giornata, venerdì 10 marzo, sono stati svelati anche i vincitori del Klimahouse Prize 2023. Il riconoscimento – assegnato dalla giuria presieduta dal Professor Niccolò Aste del Politecnico di Milano – ha premiato le migliori realtà dell’edilizia sostenibile secondo alcuni parametri come autosufficienza, innovazione, economia circolare e capacità di evoluzione del mercato.
Per la categoria Innovation, il vincitore è la società SOGIMI Spa con Skala, il suo pannello fotovoltaico per facciata verticale ventilata. Per la categoria Circle, rivolta a prodotti/servizi che si distinguono per una forte vocazione nei confronti dell’economia circolare, ha vinto invece Calchèra San Giorgio con Calcedicampo Bio-Intonaco, intonaco naturale costituito da un composto equilibrato di materie riciclate derivate dalla filiera agroalimentare e dal laterizio.
La categoria Market Performance è stata vinta da Gruppo Poron, grazie allo sviluppo di NEODUR WTRX A+, un isolante realizzato in polistirene espanso ottenuto da materie prime rinnovabili derivanti da biomassa. Infine, è stata Nazena ad aggiudicarsi la categoria Startup. Motivazione della giuria? L’aspetto innovativo di un upcycling altamente tecnologico che porta la sostenibilità nell'industria della moda dando nuova vita agli scarti tessili.
Immagine: Davide Perbellini (Klimahouse)