Nuove frontiere per l’architettura circolare: in Australia i gusci di ostrica diventano materiali da costruzione.
Il nuovo padiglione del porto di Sydney, progettato dagli architetti Jessica Spresser e Peter Besley, utilizzerà infatti gusci di ostriche locali riciclati e mescolati a cemento. Una scelta circolare che si sposa perfettamente con il concept del progetto: celebrare il legame e il punto di unione fra terra e mare.
500mila gusci di ostrica per il Barangaroo Pier Pavilion
Il progetto di Spresser e Besley è il vincitore di un concorso bandito dallo stato del New South Wales per realizzare un nuovo padiglione presso il porto di Sydney, il Barangaroo Pier Pavilion. Una struttura che servirà come luogo di incontro e sito per ospitare eventi e spettacoli, ma che avrà anche una funzione scenografica e simbolica, di monumento.
La giuria è stata particolarmente impressionata da come il progetto di Spresser e Besley “celebra gli elementi costitutivi del luogo: la terra, il mare, il cielo” e dal modo in cui si pone “in relazione con l’ambiente circostante”. Le linee curve che ricordano il disegno naturale della baia, la tettoia con giardino pensile, il colonnato aperto verso il mare e il grande oculo di 8 metri di diametro che guarda il cielo sono elementi fondamentali per questa osmosi con lo spazio esterno.
Ma di sicuro l’elemento materico della struttura ha giocato un ruolo determinante nell’aggiudicare la vittoria ai due architetti. “Il mare si vive attraverso la materialità”, si legge nella motivazione della giuria. E infatti i circa 500mila gusci di ostrica riciclati, tutti di provenienza locale, che verranno utilizzati nella costruzione, saranno ben visibili nella texture dell’edificio. “Verranno mescolati con cemento bianco e poi messi in risalto attraverso un procedimento di sgrossatura e levigatura con una macchina a filo diamantato”, ci spiega Peter Besley.
Dal momento che il padiglione è una struttura destinata a durare nel tempo, l’idea degli architetti era di creare qualcosa che diventasse indivisibile dal luogo e che si imprimesse nei ricordi delle persone. “La luce della struttura e la texture creata dai gusci di ostrica vivranno nella memoria e nel tempo”. La circolarità diventa così un potente marchio stilistico.