L’11 settembre il governo greco ha presentato un piano strategico per fronteggiare la crisi idrica a livello nazionale. La Grecia è infatti entrata nel terzo anno di siccità, con gravi carenze d’acqua esacerbate dalle recenti ondate di calore in Attica, nelle isole dell'Egeo e nella parte orientale di Creta. Il piano, che prevede investimenti per 5,9 miliardi di euro e sette iniziative chiave, è stato presentato dal Ministro dell’Ambiente e dell’Energia Theodoros Skylakakis insieme ad alcuni dirigenti di EYDAP, la società responsabile della gestione dell'approvvigionamento idrico e del sistema fognario ad Atene.
“I consumi dovrebbero essere moderati, indipendentemente dalla disponibilità di acqua. Il consumo misurato è una regola generale di vita”, ha detto Skylakakis riguardo al rischio di razionamenti. “Tuttavia, se si dovesse verificare un altro brutto periodo di siccità, potremmo prendere in considerazione l’adozione di altre misure per limitare i consumi, tanto per essere sicuri, con la possibilità che si verifichino più estremi di quelli che abbiamo sperimentato. Viviamo in un periodo di grande incertezza. Per ora, tuttavia, quello che chiediamo è un consumo moderato”.
Il piano di investimenti greco per affrontare la crisi idrica
Secondo l’Aqueduct Water Risk Atlas, realizzato dal World Resources Institute, la Grecia è al diciannovesimo posto tra le nazioni più affette da stress idrico. Durante la conferenza stampa, il Ministro Skylakakis ha sottolineato che oltre l'80% del consumo di acqua è attribuito all'irrigazione. Sarebbero inoltre consistenti le perdite idriche, con oltre il 35,6% di acqua non contabilizzata. Inoltre, solo il 42% dei fornitori presenterebbe dati sistematici, rivelando le debolezze degli attuali meccanismi di monitoraggio e controllo.
Attraverso il piano, il governo ha proposto investimenti per un totale di 5,871 miliardi di euro, escludendo i progetti gestiti da EYDAP, il gestore idrico di Atene. Questi investimenti comprendono 2.127 progetti: 681 nuovi progetti (2 miliardi di euro) e 1.446 progetti di aggiornamento e sostituzione, con un costo di 3,9 miliardi di euro. L’obiettivo di questi investimenti è garantire un adeguato approvvigionamento d’acqua, migliorare la qualità dell’acqua potabile, digitalizzazione e risparmio energetico.
Come riportato dalla agenzia ANA-MPA, l'amministratore delegato dell'EYDAP Harry Sachinis avrebbe spiegato che per l'approvvigionamento idrico di Atene si stanno esplorando fonti aggiuntive a causa della significativa diminuzione delle riserve idriche, che sono passate da 1,1 miliardi di metri cubi nell'ottobre 2022 a meno di 700 milioni di metri cubi al giorno d'oggi per la mancanza di precipitazioni. Inoltre, l'EYDAP ha pianificato progetti per un valore di 400 milioni di euro nei prossimi cinque anni per ottimizzare la gestione della rete idrica.
Le 7 misure previste dal piano
Oltre al piano per la città di Atene presentato da EYDAP e che prevede un mix di fonti aggiuntive tra pozzi, dissalazione, riutilizzo delle acque reflue e ricarica delle falde sotterranee, sono previsti 200 milioni di euro per la gestione delle acque reflue e la dissalazione, con 150 milioni destinati a vari progetti regionali e 50 milioni per le isole. Inoltre, saranno investiti 80 milioni di euro per riparazioni urgenti nelle reti idriche e l'installazione di contatori digitali.
Il nuovo Fondo per la decarbonizzazione delle isole supporterà invece progetti di energia rinnovabile con un impegno iniziale di 166 milioni di euro, che potranno arrivare fino a 450 milioni. In vista anche una riforma del settore idrico, che ridurrà il numero di fornitori del 75% per migliorare l'efficienza. Infine, saranno introdotti nuovi criteri di prezzo e protezione sociale per garantire una gestione equa dell'acqua, mentre una ricerca dell'Accademia di Atene valuterà l'impatto dei cambiamenti climatici sulle risorse idriche, i cui risultati sono attesi per l’autunno.
Durante la presentazione del piano, articolato in sette punti, Skylakakis ha parlato di una serie di azioni già intraprese dal Ministero per garantire finanziamenti adeguati ai progetti volti a mitigare gli effetti della siccità. Ciò include la garanzia di finanziamenti da parte di enti come il Fondo di ripresa e resilienza dell'UE, il Sistema di scambio di quote di emissione dell'UE, il Fondo verde e il Programma di investimenti pubblici della Grecia. Ha aggiunto che è stato approvato un piano per la gestione dei bacini idrici, menzionando l'istituzione dell'Autorità di regolamentazione per la gestione dei rifiuti, dell'energia e dell'acqua.
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