Non sarà mediaticamente attraente come i negoziati sul clima, ma la COP sulle sostanze chimiche e i rifiuti pericolosi è altrettanto importante per garantire a tutti un ambiente non contaminato da inquinanti.
Dal primo maggio a Ginevra è in corso la Conferenza delle Parti di Basilea, Rotterdam e Stoccolma, i tre principali accordi multilaterali che affrontano le criticità ambientali e di salute pubblica collegate all’uso di sostanze chimiche e alla gestione di rifiuti pericolosi. Oltre 2000 delegati provenienti da tutto il mondo avranno tempo fino al 12 maggio per accelerare il raggiungimento degli obiettivi delle tre Convenzioni.
Convenzione di Stoccolma: obiettivo, eliminare i PCB
I temi sul tavolo sono tanti e la posta in gioco è alta. Innanzitutto si sta lavorando – come indicato dalla Convenzione di Stoccolma - sull’eliminazione di nuove sostanze chimiche, come l’insetticida metossicloro, che si ritiene possano causare seri danni alla salute e all’ambiente. Di notevole interesse in ottica circolare sono i negoziati sullo sviluppo di linee guida tecniche sulla gestione ecocompatibile dei rifiuti di plastica, dei POP (inquinanti organici persistenti) e dei rifiuti elettronici promosse dalla Convenzione di Basilea.
“Gli obiettivi di eliminare l'uso di policlorobifenili (PCB) entro il 2025 e raggiungere la gestione ecocompatibile dei liquidi contenenti PCB entro il 2028 sono proprio dietro l'angolo – ha dichiarato Rolph Payet, segretario esecutivo dell’UNEP per le tre convenzioni, intervenendo alla sessione di apertura - È quindi imperativo che la comunità internazionale, gli stakeholder e le istituzioni agiscano ora per centrare velocemente questi target”. La produzione industriale dei PCB è stata interrotta o drasticamente ridotta fra gli anni ’70 e gli anni ’90 a livello mondiale e ne è stata vietata la produzione e l’importazione nei Paesi UE. Ciò nonostante, ancora oggi esistono diverse fonti di PCB, come i fanghi provenienti dalla depurazione di acque di scarico, fertilizzanti, e alcuni processi di combustione in cui questi inquinanti si formano come sottoprodotti.
Durante l’undicesimo incontro della Convenzione di Stoccolma i delegati lavoreranno per trovare un accordo anche sul divieto del Dechlorane Plus e UV-328, prodotti chimici ampiamente utilizzati come additivi nella plastica, nei veicoli e nei dispositivi medici.
Convenzione di Basilea: in attesa di linee guida per plastica e rifiuti elettronici
Entrata in vigore nel 1992, la Convenzione di Basilea è nata per monitorare i movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e il loro smaltimento. In occasione della sedicesima COP ad essa dedicata, i delegati stanno esaminando la potenziale adozione di linee guida tecniche per la gestione corretta dei rifiuti di plastica contenenti o contaminati da inquinanti organici persistenti.
Le parti discuteranno anche dei possibili modi per migliorare il funzionamento della procedura di previo assenso informato (Prior Informed Consent, PIC), che disciplina le esportazioni e importazioni internazionali di alcuni prodotti chimici e pesticidi pericolosi. Per ora sono soprattutto le regioni nordafricane a richiamare l’attenzione sullo scarico illegale di rifiuti e sostanze tossiche. Sotto questo punto di vista la Convenzione di Basilea prevede l’obbligo di re-importazione immediata di quei rifiuti sono stati esportati senza consenso.
Inoltre, per rafforzare le sinergie nella prevenzione e nella lotta al traffico illegale e al commercio di sostanze chimiche e rifiuti pericolosi, il Segretariato della COP ha proposto di estendere il campo di applicazione del trattato di Basilea, istituire una nuova piattaforma multilaterale che copra anche le altre due Convenzioni e infine corroborare gli attuali accordi di cooperazione tra le agenzie competenti.
La Convenzione di Rotterdam e il previo consenso sull’esportazione dei pesticidi
Dal 2004, anno in cui è entrata ufficialmente in vigore, la Convenzione di Rotterdam richiede ai firmatari di garantire che gli esportatori di qualsiasi prodotto chimico e pesticida considerati pericolosi ottengano il previo consenso informato (PIC) dal Paese importatore.
L'undicesima riunione COP di Rotterdam esaminerà l'inserimento di due pesticidi altamente pericolosi e una sostanza chimica nella lista soggetta all’obbligo PIC. Tra questi vi sono il fungicida iprodion, considerato pericoloso per gli organismi acquatici e l'insetticida terbufos per quelli terrestri. Entrambi saranno presi in considerazione per la prima volta nella storia di questi negoziati.
“Gestire in sicurezza tali sostanze chimiche e pesticidi pericolosi è uno dei principali obiettivi della Convenzione di Rotterdam - ha evidenziato Christine Fuell, Segretaria esecutiva ad interim della Convenzione - e allo stesso tempo contribuisce al raggiungimento del target 7 del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework adottato nel dicembre 2022”.
Dal bollettino giornaliero dell’organizzazione, Earth Negotiations Bulletin, si legge di un certo ottimismo che filtra dalle sale di Ginevra. Tanto che un osservatore dei negoziati ha invocato il film premio Oscar Everything, Everywhere, All at Once per descrivere lo spirito di questi negoziati. Ma siamo solo all’inizio.
Immagine: Envato Elements