Nonostante i semiconduttori siano ovunque nella nostra vita quotidiana e nelle tecnologie più avanzate, e siano fondamentali per la transizione energetica, essendo al centro di molte tecnologie e applicazioni che possono aiutarci a ottenere energia più pulita, la loro offerta è inferiore alla domanda.

È questo uno dei messaggi chiave emersi dall’incontro organizzato presso l'Istituto Reale dei Paesi Bassi a Roma, in occasione del kick-off meeting del progetto europeo CLOSER e dalle parole di Willem van Ee, ambasciatore del Regno dei Paesi Bassi in Italia, che ha dichiarato: “La competizione globale per la leadership nei semiconduttori è molto preoccupante. Potrebbe portare a una maggiore frammentazione economica e commerciale, minacciando anche la nostra sicurezza economica”.

Tenutosi lo scorso 17 ottobre a Roma, l’evento Circularity in Semiconductors: Strengthening Italy-Netherlands Collaboration for a Resilient Future, ha riunito esponenti del mondo politico, imprenditoriale e accademico di Italia e Paesi Bassi per discutere la circolarità delle materie prime nell'industria dei semiconduttori.

Essendo l’Europa povera in termini di minerali critici e terre rare, diventa cruciale lo sviluppo di collaborazioni strategiche e di una catena di approvvigionamento resiliente a livello europeo, attraverso soprattutto un approccio circolare che permetta di raccogliere, recuperare e riutilizzare le materie prime strategiche per l'industria dei chip. “Dobbiamo collaborare in Europa e sviluppare una catena di approvvigionamento sostenibile a livello europeo. Un approccio circolare alle materie prime ci fa fare un ulteriore passo avanti”, ha proseguito van Ee. Un ottimo esempio in tale direzione è il progetto CLOSER.

Il progetto CLOSER

Coordinato da Holland Circular Hotspot, CLOSER (Circular raw materiaLs for European Open Strategic autonomy on chips and microElectronics pRoduction) è un progetto selezionato per il finanziamento nell’ambito del Programma I3, strumento per gli investimenti interregionali in innovazione, tramite il Fondo europeo per lo sviluppo regionale, nell’ambito delle priorità delle strategie di specializzazione intelligente (S3), per un importo totale di circa 14 milioni di euro.

Attraverso il recupero e il riciclo di materie prime per semiconduttori e il riciclo e la rigenerazione dei componenti critici e delle materie prime provenienti dalla produzione di microelettronica in Europa, il progetto mira a sviluppare un sistema europeo per recuperare e riutilizzare materiali semiconduttori secondari da rifiuti elettronici e industriali. I trentuno partner coinvolti, tra cui PMI, grandi imprese, cluster, centri di ricerca, università e società di consulenza, provenienti da 8 paesi europei e dalla Svizzera, in qualità di paese associato, sono guidati dall’Università di Tor Vergata di Roma, capofila del progetto.

CLOSER si focalizzerà su quattro aree chiave. Tecniche di estrazione, purificazione, rinnovamento e recupero per il trattamento sostenibile dell’e-waste. Potenziamento della produzione di semiconduttori nell’UE per l’autonomia strategica. Promozione della circolarità nel fotovoltaico per soluzioni energetiche sostenibili. Avanzamento della digitalizzazione per supportare le catene del valore circolari e il passaporto digitale dei prodotti, con l’obiettivo di garantire che ciascun miglioramento nei vari segmenti non solo prosperi di per sé, ma contribuisca significativamente al progresso complessivo dell’intera catena del valore, dall’e-waste ai chip alle componenti microelettroniche.

 

Immagine: Envato