È online sul sito del Ministero per la Transizione Ecologica la graduatoria del bando “Non Serviti”. Il bando, uscito nel 2020, cofinanzia con 2 milioni di euro una serie di progetti di prevenzione, riciclo e valorizzazione di rifiuti non inclusi nelle attività dei consorzi di filiera.
Dalle mascherine ai mozziconi di sigaretta: tutti i progetti finanziati dal MITE
L’obiettivo del bando “Non Serviti”, si legge sul sito del MITE, “è ridurre gli impatti negativi che derivano dalla produzione di rifiuti, favorendo il recupero, il riciclo e l’ottimizzazione del ciclo di vita dei materiali in linea con i principi dell’economia circolare”.
Rivolgendosi a tutti quei prodotti di scarto che “non rientrano nelle categorie incluse dai consorzi di filiera”, il bando del MITE promuove così la ricerca di nuove tecnologie per riciclare il “non riciclabile”, o almeno ciò che fino ad ora non era ritenuto abbastanza conveniente da far rientrare nel ciclo produttivo.
Gli enti che hanno presentato i progetti sono soprattutto università e istituti di ricerca.
Scorrendo la graduatoria si trova una grande varietà di scarti da valorizzare: mozziconi di sigaretta, scarti dell’industria conciaria, dpi sanitari monouso (ovvero mascherine e guanti), prodotti igienico sanitari e assorbenti, poliuretano dei materassi, capsule esauste di caffè.
La graduatoria completa è consultabile a questo link.