Le plastiche sono una gamma di materiali leggerissimi, impermeabili e resistenti. Caratteristiche che a volte le rendono ostiche al riciclo. Per questo nell’industria del riciclo della plastica sono sempre più richiesti nuovi macchinari tecnologicamente avanzati che selezionino con maggior precisione i cosiddetti flakes, scaglie di materiale da dividere e decontaminare. A Parma, presso la sede italiana del gruppo norvegese Tomra, è stato inaugurato il nuovo test center di Tomra Recycling all’interno del quale Materia Rinnovabile ha potuto assistere al funzionamento di due sofisticate selezionatrici flakes: Autosort flake e Innosort flake, entrambe utilizzate per il recupero di scaglie PET (Polietilene tereftalato), PO (Poliolefine), PVC (Cloruro di polivinile) fino a 2 mm con i tassi di purezza richiesti dal mercato, dai proprietari dei marchi e dai trasformatori.
“Abbiamo osservato una domanda crescente da parte dei clienti di test per la selezione di flakes assieme a una forte richiesta da parte del mercato di plastica riciclata di alta qualità - ha sottolineato Fabrizio Radice, VP e Head of Global Sales and Marketing di Tomra Recycling - Per questo è necessario individuare, sviluppare e ottimizzare le tecnologie e le soluzioni necessarie a raggiungere questo obiettivo. È esattamente ciò che faremo nel nuovo centro, in stretta collaborazione con i nostri clienti e partner".
Scaglie di plastica riciclata sempre più pure per soddisfare la domanda di mercato
Poichè il mercato a richiedere plastica di alta qualità, i macchinari devono essere in grado di riconoscere il corretto punto di fusione di ogni flake, in modo tale che il granulo sia il più simile possibile alla plastica vergine.
Indipendentemente dalle dimensioni della scaglia, l’Autosort flake gestisce contemporaneamente tre passaggi fondamentali: il rilevamento del colore, dei metalli e delle informazioni sui polimeri. “Autosort Flake eccelle nelle applicazioni di fascia alta, dove il livello di contaminanti è relativamente basso, ma i requisiti di qualità sono particolarmente elevati”, ha spiegato Ida Semb, Product Manager di Tomra Recycling.
Progettato appositamente per il recupero di alta qualità delle scaglie in PET, l’Innosort flake invece combina la selezione dei colori e dei materiali per rimuovere in modo affidabile PVC, metalli e scaglie opache dai flussi del materiale. “Viene applicato per flussi più contaminati - continua Ida Semb - ed è disponibile con un sensore specifico per selezionare le poliolefine. Con la sua larghezza di 2 metri, fornisce un risultato di selezione precisa mentre lavora fino a 6 tonnellate all'ora”.
Nelle prove condotte nel test center si sono visiti risultati notevoli. Nel caso del PET, partendo da un tasso di impurità 5,4%, selezionato prima con Innosort e poi con Autosort, si arriva ad un livello di purezza del 99,8%. Il test sulle poliolefine ha raggiunto il 98,5% di purezza, mentre con i flakes di polistirene contenenti anche frammenti metallici si può arrivare al 95,4%.
Alberto Piovesan, Segment Manager Plastics EMEA & Americas ha dichiarato che gli attuali trend del mercato hanno portato a un'elevata domanda di poliolefine riciclate, ma i tassi di riciclo sono ancora bassi. Poiché l'azienda vede un potenziale crescente nel riciclo delle poliolefine, dedicherà ulteriormente la sua attenzione e le sue competenze a innovare le applicazioni dedicate a questo materiale.