Ogni italiano produce in media fra i 12 e i 18 chili di rifiuti elettronici all’anno. Per l’Europa si parla di un totale di 10 milioni di tonnellate di e-waste annuali, mentre a livello globale, secondo gli ultimi dati dell’E-waste Monitor, si superano ormai i 53 milioni di tonnellate.
Una montagna di apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse (Raee) che si potrebbe evitare cominciando a prolungare la vita utile dei dispositivi come smartphone e computer che usiamo tutti quotidianamente.
Da queste premesse nasce, nel bresciano, l’iniziativa PC4Change, promossa dalla Fondazione Cogeme in collaborazione con la cooperativa e impresa sociale Reware. Un’iniziativa a cui hanno già aderito Acque Bresciane, con una prima donazione di computer usati in aprile, e ora la Banca del Territorio Lombardo BTL, che ne ha donati una cinquantina lo scorso 25 agosto.
Prevenire i rifiuti elettronici con il riuso dei computer
Il progetto PC4Change è stato lanciato da Fondazione Cogeme nell’ambito del proprio programma di attività per la promozione dell’economia circolare sul territorio bresciano. Partner dell’iniziativa è la cooperativa e impresa sociale Reware, specializzata nella rigenerazione avanzata di apparecchiature informatiche dismesse da grandi aziende.
PC4Change, spiegano dalla Fondazione, “è una forma innovativa di partenariato aperto messo a disposizione delle Organizzazioni Non Profit. Lo scopo è quello di raccogliere computer da riutilizzare, sia per fare opera di prevenzione ambientale che per sostenere progetti di solidarietà sociale, di sviluppo sostenibile, sensibilizzazione ambientale, emergenza umanitaria e di cooperazione internazionale”. La rigenerazione e il riuso dei dispositivi è infatti la migliore e più efficace forma di prevenzione dei rifiuti elettronici.
Come funzione PC4Change
Con PC4Change, Fondazione Cogeme ha in pratica attivato una rete virtuosa di raccolta e riuso sul territorio bresciano.
Le aziende interessate a dismettere i propri computer usati non devono far altro che contattare Cogeme e dare la loro disponibilità ad aderire al progetti. Sarà poi la cooperativa Reware a suggellare un accordo di “donazione” e a ritirare il materiale, per rigenerare i dispositivi e rimetterli in commercio. Il destinatario finale è l’Associazione Riuso3, che gestisce due Banchi del Riuso a Rovato e Lograto.
“In sostanza si tratta di un’economia circolare al quadrato - sottolinea Carlo Piantoni, Presidente dell’Associazione Riuso3 - Da un lato con il recupero di materiale destinato ad essere rifiuto e dall’altro con la re immissione in circolo di risorse per finanziare le attività legate al banco, già di per sé economia circolare allo stato puro” .
Immagine: Marvin Meyer (Unsplash)