Ad un anno dall’ingresso di Carbonsink in South Pole, con cui forma il più grande gruppo al mondo di soluzioni e progetti di mitigazione climatica, la società italiana allinea la propria brand identity a quella di South Pole, accelerando il processo di integrazione e intensificando l’azione globale per il clima. Una fusione importante che ha dato vita a un vero e proprio player internazionale ma con anima italiana, in uno dei settori più in crescita, quello della consulenza strategica nel carbon management, carbon neutrality e strategia net-zero. Stesso logo, stessa passione, ma portata immensamente più grande.
Progetti di mitigazione climatica in espansione
“L’unione di Carbonsink e South Pole ci rende più forti e riconoscibili sul mercato globale e nazionale: una sinergia che passa anche attraverso l’allineamento della nostra brand identity”, spiega Elisa Riva, Head of Marketing & Communication di Carbonsink. “Siamo lieti di annunciare questo ulteriore passo in avanti nel processo di integrazione che accelererà l'azione per il clima a livello globale e rafforzerà il nostro ruolo di leadership sul mercato italiano”.
Uno dei punti di forza è l’espansione dei progetti di mitigazione dei cambiamenti climatici a disposizione dei clienti. L’entrata in South Pole infatti ha dato accesso a Carbonsink e ai suoi clienti ad un portafoglio internazionale di crediti di carbonio certificati - che ad oggi conta oltre 1000 progetti di alta qualità in tutto il mondo – e all’esperienza di oltre 1000 colleghi dislocati su 6 continenti, che lavorano per decarbonizzare l’economia. “Se prima avevamo una ventina di progetti, ora la scelta è virtualmente infinita. Il focus di Carbonsink è sempre l’Africa anche grazie alla nostra sede in Mozambico. Ma se prima eravamo operativi in Madagascar, Etiopia, Tanzania, ora l’offerta si amplia al Sud America, al Nord America, a tutta l'Asia e oltre”, continua Riva. “Ampliamento geografico ma anche di tipologia di progetti, ad esempio con progetti di blue carbon”.
Soluzioni digitali per decarbonizzare le PMI
La fusione ha portato anche ad iniziative congiunte nel campo digital, come il lancio delle Digital Climate Solutions a fine 2022, innovativi strumenti digitali che rendono l’azione per il clima accessibile a tutte le imprese. In questo modo, spiegano, si possono offrire soluzioni anche per PMI che magari faticano ad avere consulenze che costano decine di migliaia di euro, ma che vogliono comunque decarbonizzare le proprie operazioni scegliendo strategie di misurazione, monitoraggio e compensazione digitali e standardizzate per settori specifici e determinate categorie, sfruttando un database di emissioni molto solido e metodologia all’avanguardia”.
“Secondo il motto true climate impact for all, Carbonsink e South Pole si impegnano, insieme, ad innovare il settore della consulenza climatica - spiega Riva - unendo la più che decennale esperienza verticale nella definizione di strategie climatiche e sviluppo di progetti, all’innovazione tecnologica applicata alla consulenza climatica”.
Compensazione climatica: un mercato in crescita
Intanto il mercato di soluzioni climate cresce costantemente. Per di più con la rinnovata attenzione sulle metodologie, la trasparenza dei progetti e la crescente domanda delle imprese per progetti di decarbonizzazione, serve sempre maggiore qualità, ma anche un’offerta diversificata e dedicata. Accanto a Deloitte, Boston Consulting Group, E&Y, oggi ci sono sempre più realtà verticali, come ReteClima, gruppi internazionali che stanno entrando nel mercato italiano e startup dedicate alla compensazione che stanno nascendo con servizi molto specializzati, anche digitali. Ma nonostante l’affollamento, c’è spazio per tutti. “Carbonsink è da dieci anni sul mercato italiano e questo ci distingue”, conclude Riva. “Questo però non è un mercato dove si deve competere. Abbiamo tutti un unico obiettivo, quello di fermare la crisi climatica, facendolo con serietà e impegno”.
Immagine: Envato Elements