Organizzare grandi eventi sportivi continua ad avere un impatto ambientale rilevante. A renderli più sostenibili sta provando la Fondazione Cortina 2021 che, nel pianificare i campionati del Mondo di Sci Alpino in corso a Cortina, si è impegnata a implementare "le giuste pratiche della sostenibilità e trasmettere queste conoscenze agli eventi del prossimo futuro".
I principi sostenibili di Cortina 2021
La storia di Cortina e la sostenibilità è inizia nel 2016 quando fu firmata La Carta di Cortina, un documento che sanciva un patto per il rispetto dell’ambiente durante la fase organizzativa del Mondiale. Sci e turismo invernale non sono mai stati una combinata eco-friendly e quando è in programma un evento come i Mondiali di sci, i fattori di rischio aumentano. Occupazione del suolo, elevate emissioni di CO2, manutenzione delle piste da sci, cannoni per la neve artificiale e un elevato consumo di acqua sono solo alcuni dei problemi che si sommano alle criticità di una manifestazione di tale portata. “I due principi fondamentali che abbiamo cercato di applicare sono relativi all’economia circolare e Carbon Management - dice Susanna Sieff, Sustainability Director Fondazione Cortina 2021, intervistata da Materia Rinnovabile - ma la prima cosa a cui abbiamo pensato è stata coinvolgere la comunità locale acquistando solo cibo a km zero. Tutti i materiali verranno riutilizzati o riciclati; dagli striscioni a fianco delle piste ai trofei per gli atleti, dalle stoviglie monouso ai materiali prodotti da fonti rinnovabili”.
Contatore CONAI per rifiuti e prodotti
Il team di Fondazione Cortina 2021 ha potuto usufruire del contatore ambientale di Conai che, con l’aiuto di EAmbiente, è in grado di calcolare i benefici generati da un efficiente sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani. Il modello si basa sul protocollo Life Cycle Assessment (LCA) per la valutazione degli impatti ambientali attraverso l’identificazione dei consumi energetici e dei materiali, dei mezzi e delle apparecchiature usate, e conseguentemente delle emissioni rilasciate in atmosfera. I risultati vengono elaborati attraverso un set di indicatori, in grado di restituire dati e cifre che esprimono in maniera sintetica i vantaggi della raccolta differenziata: “con il contatore riusciamo a osservare che percorso compie ogni singola frazione di rifiuto – sottolinea Susanna Sieff – e quanto una raccolta differenziata di qualità fa risparmiare in termini di emissioni e consumo d’acqua”.
Compensare le emissioni con il Carbon Management
Ciò che non si può evitare di produrre in termine di impatto ambientale, si può compensare riducendo la quantità di CO2 emessa altrove. “Insieme all’università di Genova calcoleremo la quantità di anidride carbonica dell’evento – continua Sieff - derivata dalla quantità di energia utilizzata, dal gasolio utilizzato per i mezzi interni al cantiere e sia quelli per le merci; tutti i rifiuti prodotti, l’acqua utilizzata e il taglio degli alberi”. Il principio del Carbon Management si concretizza nel trovare progetti che generano crediti di CO2 da acquistare sul mercato internazionale volontario. “Trovare un progetto in Italia non è stato facile, tendenzialmente all’estero è molto più facile generare crediti. In Valle Dogà, la più grande valle da pesca della Laguna di Venezia, una società di pesca sostenibile biologica (Blue Valley) riesce ad aumentare di molto lo stoccaggio di CO2 in alghe e fanghi. Utilizzeremo i crediti emessi da questa società per compensare le nostre emissioni”. Eventi ad impatto zero non esistono, ma il mondiale di Cortina può dimostrare che ci sono strumenti di calcolo in grado valutare e mitigare gli effetti di una manifestazione. Per ora non esiste una legge che fissi delle valutazioni standard da applicare sugli impatti ambientali di eventi, sportivi e non. I mondiali di Cortina saranno un test importante.