Questo articolo fa parte del nostro canale tematico The Water Observer. Clicca qui per iscriverti alla nostra newsletter e ricevere contenuti esclusivi dal mondo dell'acqua

L'edizione 2024 di Ecomondo ha registrato un aumento significativo delle presenze, con un +5% rispetto al 2023 e un incremento del 4% nelle partecipazioni estere. L'evento, organizzato da Italian Exhibition Group (IEG) al polo fieristico di Rimini, ha visto la partecipazione di 1.620 espositori, distribuiti su 166.000 metri quadrati, con l'aggiunta di due nuovi padiglioni per soddisfare la crescente domanda da parte delle aziende, portando a un aumento del 10% degli espositori rispetto all’anno precedente. Numeri che riflettono l’interesse crescente per le tecnologie verdi e circolari, con un focus sempre maggiore sulla gestione delle risorse naturali, acqua in primis. Infatti, anche quest’anno, Ecomondo ha voluto confermare (ed espandere) la presenza di due settori espositivi dedicati a questo tema: Water Cycle e Blue Economy.

La filiera dell’acqua genera oltre 320 miliardi di euro

Se la Blue Economy, l’economia blu, cioè tutte le industrie e i settori economici connessi agli oceani, ai mari e alle coste generano a livello europeo circa 665 miliardi di euro di fatturato e quasi 4,5 milioni di posti di lavoro, l’acqua dolce non è certo da meno. Solo nel contesto mediterraneo, l’Italia si conferma come un attore centrale nella filiera dell’acqua, con un valore aggiunto generato di 328,1 miliardi di dollari nel 2022, il più alto del Mediterraneo. A dirlo sono i dati di uno studio condotto da Acquedotto Pugliese, presentati proprio durante la 27ª edizione di Ecomondo da Benedetta Brioschi, partner di TEHA (The European House - Ambrosetti) e responsabile della Community "Valore Acqua per l’Italia", che comprende 43 tra aziende e istituzioni della filiera estesa dell’acqua. Non solo il nostro paese è secondo per fatturato, con 24,1 miliardi di dollari, subito dopo la Francia (91,7 miliardi), ma anche le cifre relative agli investimenti nel ciclo idrico integrato sono in crescita.

Complessivamente, ha spiegato Benedetta Brioschi riportando i dati del paper Water for the Mediterranean: quale Agenda per i prossimi anni, “nell’area del Mediterraneo circa duemila miliardi di dollari, pari a un settimo del PIL, dipendono direttamente dall’acqua. Nel Mediterraneo l’acqua genera il 15,1% del PIL attraverso industrie idrovore (1.267,1 miliardi), l’agricoltura (579,3 miliardi) e il ciclo idrico esteso (55,6 miliardi). A livello di ciclo idrico integrato, nel Mediterraneo gli investimenti sono cresciuti di oltre il 35% nell’ultimo decennio: da 32 miliardi nel 2014 a 43,3 miliardi nel 2023. In Italia, nello stesso periodo questi hanno segnato un + 42,7%: passando dai 2,4 miliardi del 2014 ai 3,5 miliardi del 2023.”

Il report, riporta un comunicato di Acquedotto pugliese, “raccoglie numeri chiave, competenze strategiche e infrastrutture rilevanti nel Mediterraneo allargato, un’area da 1,3 miliardi di abitanti e 12,5 trilioni di dollari di PIL, che si estende dall’Atlantico al Golfo Persico e include 45 paesi (di cui 22 con affaccio diretto sul mar Mediterraneo) e zone collegate, tutte densamente popolate e ricche di biodiversità, ma oggi accomunate dagli impatti del cambiamento climatico”.

Verso il primo Forum euromediterraneo dell’acqua

“Entro il 2050 i paesi del Mediterraneo allargato dovranno fare sempre più i conti con una prospettiva comune: più domanda di acqua e meno risorse idriche a disposizione a causa del cambiamento climatico. Siccità alternate a eventi estremi che mandano in tilt sistemi progettati per un altro contesto. Un impoverimento idrico che può e deve essere affrontato con maggiore cooperazione su temi come i consumi, l’efficientamento, l’interconnessione, il riuso e le fonti alternative”, ricorda il comunicato.

È questo il panorama economico e ambientale che fa da sfondo al Primo Forum euromediterrano sull’acqua, che si terrà a Roma nel 2026. Il Forum, che finora ha interessato i soli paesi dell’area del Mediterraneo, per la prima volta coinvolgerà anche tutti gli stati europei e dei Balcani. L’assegnazione è stata annunciata a Bali, in Indonesia, nel corso del 10° World Water Forum.

 

Questo articolo è disponibile anche in inglese / This article is also available in English

 

Immagine: Acquedotto Pugliese