La transizione ecologica è oggi, finalmente, nelle agende della politica mondiale: dall’Europa con il Green Deal e Next Generation EU, agli USA con il Build Back Better di Joe Biden, fino alla Cina con il nuovo Piano Quinquennale. Ma come si costruisce una vera economia circolare? Cosa occorre sapere per affrontare la transizione verso un modello economico più sostenibile?
Per capire e conoscere a fondo la grande rivoluzione dell’economia circolare, torna in libreria, per i tipi di Edizioni Ambiente, la versione aggiornata e ampliata del volume “Che cosa è l’economia circolare”, scritta dal direttore di Materia Rinnovabile Emanuele Bompan con un contributo di Ilaria Nicoletta Brambilla.
Il valore dei rifiuti
Il modello dell’economia lineare è ormai arrivato al capolinea. I dati parlano chiaro. Secondo il Circularity Gap Report, solo nel 2020 sono entrati nel circuito produttivo mondiale quasi 100,6 miliardi di tonnellate di materie prime, destinate quasi a raddoppiare entro il 2060, con un impatto tremendo anche dal punto di vista delle emissioni. Ma se da un lato usiamo una quantità insostenibile di materia vergine, dall’altro non sfruttiamo l’immensa mole di rifiuti che produciamo, riciclandone solo l’8,6%. Si calcola che ogni anno si generino 2 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi urbani (MSW, Municipal Solid Waste), ovvero una media di 0,74 chilogrammi di rifiuti al giorno pro capite. Un consumo insostenibile da un punto di vista della sicurezza geopolitica ed economica di tutte le nazioni, un valore monetario incalcolabile e sconosciuto che potrebbe essere generato. Insomma, il rifiuto è ricchezza.
Un giro del mondo per scoprire le esperienze e i protagonisti dell’economia circolare
“La ‘circular’, come la chiamano gli addetti ai lavori, oltre che sostenere la ripresa economica, specie nell’era post-COVID-19, potrebbe contribuire a mitigare un rischio immenso: il cambiamento climatico. Una piena applicazione potrebbe ridurre le emissioni globali di gas serra del 39% e svolgere un ruolo cruciale nell’evitare il crollo del clima, come illustra il Circularity Gap Report 2021”, spiega Emanuele Bompan. “Dall’altro lato è una strategia che può offrire un grande vantaggio a livello di competitività per imprese e intere nazioni. Per l’Unione Europea è uno dei pilastri del Green Deal, ma il grande pubblico, specie quello dell’impresa italiana, ancora non conosce la complessità di questa nuova visione. Per questo abbiamo ampliato e aggiornato un libro che anno dopo anno ha conquistato molti giovani imprenditori, start-upper e esperti di sostenibilità”.
Per restituire complessità e vitalità del paradigma circolare, il libro attinge dalle innumerevoli esperienze raccontate sulle pagine e sul sito di Materia Rinnovabile, la prima rivista internazionale dedicata all’economia circolare, con uno sguardo davvero globale, che interseca Stati Uniti, Cina ed Europa. Dalle circular cities alle metriche, dalla rivoluzione del prodotto-come-servizio al boom della moda circolare, grandi multinazionali, governi, amministrazioni municipali e start-up: il racconto dei protagonisti si alterna con quello delle innovazioni nei processi produttivi e nei modelli di business, con le interviste ai fondatori (Ellen MacArthur, Walter Stahel, Kate Raworth), con le idee e i progetti più innovativi. Infine, viene proposta una guida per le imprese che intendono avviare un percorso veramente circolare, evitando il circular-economy washing.
Con 5 ristampe e migliaia di copie vendute, Che cosa è l’economia circolare si è affermato come il testo più completo ed efficace per introdurre al fenomeno che sta trasformando l’economia mondiale. La nuova edizione aggiornata e ampliata è pensata non solo per diversi livelli di apprendimento (dalle medie superiori ai primi anni di università), ma anche per giovani ricercatori ed esperti di sostenibilità che cercano un manuale accessibile e completo, con numerosissimi casi studio da tutto il mondo.