Vi ricordate Expo2015 a Milano? L’esposizione universale, dal titolo “Nutrire il pianeta, energia per la vita" portò 22,2 milioni di visitatori da 137 paesi su un’area di 110 ettari alle porte di Milano. L’albero della vita, il padiglione Italia, la planimetria a forma di pesce del sito di Expo, simboli diventati per un’estate noti anche a chi non visitò la fiera.
Fortunatamente quei luoghi non sono diventati l’ennesima rovina industriale. Nei terreni di Expo2015 infatti sta nascendo
Mind- Milano Innovation District. Centri di ricerca, spazi polivalenti per aziende, coworking, università, parchi, residenze-come-servizio. Da sette anni sta prendendo piede una riqualificazione in ottica di circolarità realizzata da Landlease, colosso globale del real estate, con la controllata Arexpo. Valore del progetto: 4,5 miliardi di euro.

Il primo quartiere circolare d’Italia

Dal nuovo ospedale Galeazzi alla cascina Triulza (polo del terzo settore con una vocazione alla sostenibilità), passando per la riqualificazione dei padiglioni Expo e il recupero delle vie d’acqua e di tre nuovi parchi (300mila metri quadri pensati in ottica di resilienza), Mind si candida ad essere il primo quartiere davvero circolare d’Italia.
“Abbiamo applicato l’economia circolare nella pratica , rigenerando tutto”, spiega Stefano Minini, project director di Mind in Lendlease. “Noi abbiamo ricevuto un’eredità materiale che abbiamo voluto preservare il più possibile”. Demolito solo lo stretto necessario e recuperato il 98% del materiale di demolizione per edifici pensati by design per essere adattati ad usi variabili, per essere disassemblati e rimontati secondo necessità. 95% la quota di materiale recuperato e riciclato dalla fase di costruzione. 80% del materiale degli scavi è stato usato per gli spazi pubblici.
Nel Mind Village, Landlease ha efficientato e rafforzato le strutture esistenti dei ristoranti (due stecche in legno), dove ha già preso posto l’azienda farmaceutica AstraZeneca e a breve apriranno Esselunga, Bio4Dreams, Rold e Illumina. Ampio uso del
legno come materiale carbon-positive nei 30mila metri quadri del Village fornito dal colosso del legname Stora Enso.

Flessibilità di usi e materiali

C’è un grande tema di flessibilità nella pianificazione”, spiega Minini. “Quello che facciamo oggi sarà obsoleto domani. Per questo tutto pensato in ottica di prefabbricazione, assemblaggio e smontaggio, secondo l’ottica del DFMA , il Design for manufacturing assembly”. Persino le strade sono costruite con una pianta sopraelevata che permette una facile modifica dei tracciati, se richiesti da progetti immobiliari futuri che possono rendere necessarie modifiche strutturali.
Certificato
Leed Platinum e Well Gold per l’edilizia e con il passaporto dei materiali per avere contezza di tutte le componenti e materiali presenti negli asset di Mind, il progetto si è avvalso di un complesso sistema informatico realizzato da Podium, braccio digital di Landlease. Il sistema infatti tiene traccia della provenienza delle materie prime e componenti, monitora le performance in fase costruttiva, sfrutta un sistema di digital twins in fase di maintenance e per le performance operative. “Non solo, il sistema è talmente avanzato che può monitorare i consumi in generale, ma anche osservare il valore d’uso degli spazi, ovvero quali spazi sono sottoutilizzati”. Sale conferenze, foresterie, uffici che rimangono inutilizzati (smart-working, variabilità del workload, ecc) e che possono essere sfruttati per altri usi da vari attori. Anche le unità di abitazione non sono pensate per il possesso ma per l’uso, che si tratti di studentati o di appartamenti per ricercatori e imprenditori.

Mobilità elettrica ed energia rinnovabile

Near zero emission su mobilità e energia. Per l’energia circolare ci pensa E.On che fornirà energia 100% rinnovabile a tutto Mind, che non avrà un solo grammo di gas o petrolio. Un progetto di fatto fossil free. L’impegno di Lendlease è realizzare un distretto alimentato totalmente con fonti rinnovabili certificate, a partire dall’energia solare prodotta sul sito. Tutti gli edifici all’interno di Mind, nuovi o riqualificati, mirano a superare del 20% i requisiti locali sull’efficienza energetica delle strutture, mentre una nuova generazione di soluzioni ad alto rendimento limiterà i consumi per il riscaldamento e il raffrescamento. Sebbene siano previsti 10mila parcheggi auto (per circa 60mila utenti diurni) la mobilità all’interno di Mind sarà elettrica al 100%, grazie ai monopattini elettrici e alle navette sempre disponibili dai punti di accesso.

Acceleratori di innovazione

Il distretto innovativo, intanto ha attirato l’interesse di Berkley SkyDeck, il super acceleratore di imprese californiano, che presto vedrà 35 nuovi insediati negli spazi del Village. Spazio anche a Federated Innovation @MIND un modello collaborativo pubblico-privato innovativo che mira a guidare e coordinare il processo di creazione di innovazione in Mind. Nato a febbraio 2021, Federated Innovation @MIND ha lo scopo di aggregare in un ambiente virtuoso entità pubbliche e aziende private che intendono collaborare per accelerare la traduzione di idee in nuovi prodotti, processi e servizi in ambito Future of Health e City of the Future, che contribuiscano al rilancio economico del Paese, facendo leva sulla vicinanza fisica come driver essenziale.
Per chi volesse visitare gli spazi, Landlease ha aperto le porte della sezione
Mind Village (nel cuore di Expo) che sarà visitabile il 30 aprile e 1° maggio dal pubblico, e nei mesi seguenti in alcuni giorni specifici. Un’occasione per assaggiare la trasformazione delle circular cities.