Sostenibilità e proprietà antimicrobiche. Sono queste le qualità del rame di cui sono fatti i prodotti SaCup, che all’aeroporto di Milano Linate rivestono tutte le superfici a maggior contatto come corrimani, maniglie dei carrelli porta bagagli e i sostegni nei bus interni all’aeroporto. A realizzare la gamma di prodotti è stata l’azienda italiana KME - uno dei maggiori produttori al mondo di materiali in rame e leghe di rame - in collaborazione con SEA.
Rame antimicrobico
Grazie alle sue intrinseche proprietà, il rame ha un effetto antimicrobico permanente che si attiva in poco tempo nei confronti di virus, batteri o funghi, influenza, Legionella e Coronavirus (compreso il SARS-CoV2). L'80% delle malattie infettive sono trasmesse attraverso un contatto con le superfici e con lo scoppio della pandemia i luoghi pubblici a rischio trasmissione, oltre all’ospedale, sono aumentati: trasporti, scuole, palestre, supermercati. Numerosi studi hanno comprovato scientificamente che virus e batteri, incluso il coronavirus responsabile del COVID-19, possono sopravvivere sull’acciaio inossidabile o su plastica per giorni o addirittura settimane. Tuttavia l’Istituto di Virologia dell’Università di Pisa ha dimostrato che la carica virale del SARS-CoV2 su superfici di rame viene abbattuta del 90% in 10 minuti e neutralizzata al 100% in 60 minuti. Una proprietà che resta valida anche per le leghe di rame, dove dopo 10 minuti si registra una riduzione pari all’85% della carica e dopo 60 minuti del 100%.
A maggio 2020, l’azienda produttrice di rame KME – attiva in Europa, Cina e Stati Uniti - ha stipulato un accordo di collaborazione scientifica con l’Istituto di Biofisica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per lo sviluppo di materiali e componenti che fanno leva sulle proprietà anti-patogene e antivirali del rame, delle sue leghe e sulle nanotecnologie.
L’infinita riciclabilità del rame
Il rame non è solo un efficacissimo antimicrobico utile per la sicurezza dell’essere umano, ma è una materia prima da sempre estremamente sostenibile: riciclabile al 100%, durevole e facile da pulire. “Utilizzando un metallo come il rame si evitano tantissime sanificazioni – commenta Mirko Duranti, direttore di Intek – E anche se il rame è un metallo prezioso e quotato ogni giorno al LME, ha un ciclo vita sostanzialmente infinito e rappresenta un ottimo investimento a lungo termine”. I 2/3 del quantitativo di rame prodotto dal 1900 ad oggi è ancora in uso produttivo: quasi un terzo della domanda di rame viene soddisfatta attraverso il riciclo. “In ottica circolare, direi che possiamo parlare di upcycling, visto che il materiale torna perfettamente alla performance originale. – spiega Mirko Duranti - Il rame è un metallo costoso ma chiaramente esiste una differenza di prezzo tra il catodo (rame puro) e lo scarto che poi verrà riciclato”. Il rame riciclato processato industrialmente ha le stesse caratteristiche chimico-fisiche e tecnologiche del rame primario e quindi non subisce limitazioni di utilizzo e di valore. Tuttavia il processo di estrazione è molto più costoso e inquinante (emissione di anidride carbonica, gas e polveri) rispetto a quello di riciclaggio, più sostenibile sia ambientalmente che economicamente.
Immagine: corrimano all'aeroporto di Linate (ph Roberto Conte)