Recuperare quante più risorse utili e riciclabili dalla frazione indifferenziata urbana, evitandone l’incenerimento o la discarica, è oggi una delle sfide più importanti per chi si occupa del ciclo dei rifiuti. Notizie più che incoraggianti su questo fronte arrivano dalla Norvegia. Tomra, società con 50 anni di esperienza in sistemi di raccolta e riciclo, ha avviato presso l’impianto di trattamento Ivar nel sud del Paese un sistema di selezione automatizzata di plastica e carta da rifiuti misti. I risultati sono stati da poco resi noti e sono rivoluzionari: i tassi di recupero dell’impianto sono aumentati dal 28% all'82%, con tassi di riciclo superiori al 56%. Una percentuale talmente soddisfacente, che l’intera regione servita dall’impianto ha interrotto la raccolta differenziata della plastica.
Sfruttare il potenziale dei rifiuti misti
Sfruttare il potenziale nascosto dei rifiuti misti urbani era ciò che interessava Ivar, grosso impianto di selezione e riciclo situato a Forus, nel sud-ovest della Norvegia. Gestendo l’intera raccolta della frazione indifferenziata proveniente da dieci comuni della zona, per una popolazione di circa 325mila abitanti, Ivar riusciva già a recuperare notevoli volumi di materiali riciclabili prima che fossero destinati all’inceneritore o alla discarica. Con obiettivi europei di raccolta e riciclo sempre più ambiziosi da raggiungere, Ivar ha tuttavia cominciato un percorso per rendere ancora più efficaci e più efficienti i suoi processi di selezione dei rifiuti. Per questo l’azienda si è rivolta a Tomra, chiedendo inizialmente una consulenza sulle possibilità di miglioramento. Campioni di rifiuti solidi urbani provenienti da Forus sono stati quindi analizzati negli stabilimenti tedeschi di Tomra, scoprendo come questi contenessero importanti quantità di plastica recuperabile. Non restava dunque che passare all’azione.
Il piano messo a punto da Tomra e Ivar consisteva nella costruzione di un nuovo impianto di selezione di rifiuti misti completamente automatizzato con strutture per la trasformazione della plastica e la selezione della carta, e, contestualmente, l'eliminazione della raccolta differenziata della plastica a livello locale. La costruzione è stata avviata a fine 2014, coinvolgendo un terzo partner (Sutco Recycling Technik) e l’impianto è entrato ufficialmente in funzione nel 2019. Ora tutti i rifiuti plastici, anche quelli che in passato erano raccolti separatamente, possono essere buttati nell’indifferenziata per poi essere recuperati efficacemente dal nuovo impianto.
Così Tomra e Ivar recuperano plastica e carta dall’indifferenziata
Il nuovo sistema, che oggi funziona a pieno regime a Forus, è basato sulle innovative unità di selezione Autosort brevettate da Tomra. Sono 22 per l’esattezza quelle installate e sono in grado di selezionare quasi tutti i tipi di plastica (PET, PS, LDPE, HDPE, PP) e carta (carta mista, cartone, cartone per bevande) dai rifiuti indifferenziati. Vengono inoltre recuperati, anche se in minori quantità, elementi metallici, come alluminio e acciaio.
“Dotate di una sofisticata tecnologia di selezione a infrarossi, che combina il vicino infrarosso (NIR) e la spettrofotometria visibile (VIS), le macchine sono in grado di identificare e separare con precisione e rapidità i diversi materiali in base a tipologia e colore”, spiegano da Tomra.
Nell’impianto Ivar vengono processate circa 40 tonnellate di rifiuti solidi urbani ogni ora. Una volta immesso nell’impianto, il materiale passa attraverso una prima fase di preselezione che lo divide per dimensioni. In una seconda fase, le macchine Autosort recuperano il 90% delle frazioni plastiche di medie (60-150 mm) e grandi dimensioni (150-320 mm) prima di estrarre la carta mista. Infine, attraverso l’azione di magneti e correnti, vengono eliminati i metalli.
Dopo la preselezione, si passa al recupero vero e proprio di plastica e carta, suddivise secondo le varie tipologie. Per le plastiche in particolare, grazie alla precisione delle macchine Tomra, l’impianto è arrivato a ottenere livelli di purezza addirittura del 98%. Le frazioni finali delle plastiche PS e PET vengono inviate avari impianti per il riciclo in Europa, mentre le tipologie LDPE, HDPE e PP vengono trattate direttamente nello stabilimento di Forus e poi vendute come pellet, diventando quindi materie prime di ottima qualità per l’industria.
Quanto alla carta, più del 95% del materiale recuperato viene trasformato in quattro sottoprodotti destinati al commercio: De-ink, ECC (cartone ondulato), Tetra Pak e cartone.
Prospettive: integrare la selezione automatizzata e la raccolta differenziata
I risultati ottenuti dal caso studio Tomra-Invar sono non solo significativi, ma potenzialmente rivoluzionari nella prospettiva di una riorganizzazione del sistema rifiuti.
Prima che il nuovo impianto fosse messo in funzione, i tassi di raccolta nell’area servita da Ivar erano già alti, con una media del 65% di rifiuti correttamente differenziati. Da quando il nuovo impianto è in funzione, i tassi di recupero di materiali riciclabili della regione sono arrivati al 74% (mentre quelli dell'impianto stesso sono schizzati dal 28% all’82%).
Focalizzandosi solo sulla plastica, la percentuale di recupero dai rifiuti misti che si è riusciti a ottenere ha portato a una riduzione di 33mila tonnellate di emissioni di CO2 all’anno, sia perché si evita l’incenerimento (e la plastica ha un alto potere calorifico), sia perché con il riciclo si riduce la produzione primaria da fonti fossili.
Se però nell’area di Forus, limitatamente alla plastica, la necessità della raccolta differenziata è stata eliminata (risparmiando così denaro), questo non significa che i sistemi di raccolta locale siano sostituibili in toto dalla selezione automatizzata. Tomra tiene a precisare la sua visione olistica della gestione dei rifiuti, la cui efficacia era oggetto tra l’altro di uno studio commissionato a Eunomia nel 2021: tutti i tasselli sono importanti e vanno integrati. Il perfetto sistema olistico di gestione dei rifiuti si compone di tre elementi, che devono viaggiare di pari passo: un’efficiente raccolta differenziata, dei sistemi di deposito cauzionale distribuiti e un’efficace metodo di selezione dei rifiuti misti.