Nel 2021 il governo aveva messo sul piatto 27 milioni di euro per l’installazione di ecocompattatori in più di 700 Comuni. Visto il successo del decreto “Mangiaplastica”, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) ha annunciato un ulteriore sostegno da 5 milioni di euro a favore di 199 Comuni.
La misura ha sempre l’obiettivo di
migliorare la qualità della raccolta differenziata valorizzando la filiera del riciclo della plastica. Sul sito del dicastero si può consultare la graduatoria delle istanze ammesse al programma sperimentale Mangiaplastica.

Decreto Mangiaplastica per migliorare la raccolta differenziata

"Si intensifica l’infrastrutturazione dei Comuni, anche molto piccoli, per la raccolta differenziata e l’implementazione del riciclo della plastica - ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Picchetto Fratin - In questo settore, in cui l’Italia primeggia in ambito europeo, è massimo l’impegno del governo. Riteniamo che la riconversione del nostro sistema produttivo da economia lineare a economia circolare abbia nella diffusione capillare della raccolta differenziata di materiali come la plastica uno dei suoi punti di forza strategici”.

È prevista la concessione, ogni 100 mila abitanti, di un contributo a fondo perduto con limite massimo di 15mila euro per ogni eco-compattatore di media capacità e di 30mila euro per l’acquisto di ogni eco-compattatore dalla grande capacità.
Nel 2021 erano già stati finanziati 712 Comuni; ora grazie al nuovo provvedimento ne vengono ammessi all’agevolazione ulteriori 199. Gli enti locali che non sono stati selezionati avranno comunque la possibilità di ripresentare l’istanza all’apertura degli sportelli previsto entro il 2024.

A cosa servono gli ecocompattatori

Gli ecocompattatori sono dei macchinari per la raccolta differenziata in grado di ridurre il volume di alcune tipologie di plastica così da poter avviarle a riciclo. Si tratta soprattutto di bottiglie di plastica in PET, ma possono anche essere flaconi di detersivi in HDPE o lattine di alluminio. Il finanziamento di 5 milioni del programma previsto dal governo è mirato proprio all’acquisto di macchinari ecocompattatori che raccolgano e “mangino” rifiuti monouso - specialmente le bottigliette per bevande - che spesso non vengono differenziate correttamente oppure disperse nell’ambiente.

Alcuni comuni per incentivarne l’uso danno la possibilità ai cittadini di accumulare dei punti bonus che in un secondo momento possono essere trasformati in voucher e buoni sconto da utilizzare negli esercizi commerciali che aderiscono a una particolare iniziativa. A Roma, Coripet aveva nel 2019 lanciato la campagna “+Ricicli +Viaggi per favorire la raccolta e il riciclo proprio delle bottiglie di plastica PET. Dopo un tot di punti raccolti si aveva diritto ad un biglietto gratis dell’Atac (l'azienda del trasporto pubblico di Roma).
Un altro esempio lo troviamo in
Umbria. A fronte di 140mila bottiglie di plastica raccolte, il Comune di Todi a settembre ha provveduto ad assegnare 5mila euro ai tutti gli aventi diritto (206) per il corretto conferimento delle bottiglie presso gli ecocompattatori.

Immagine: Teslariu Mihai (Unsplash)