I'm all lost in the supermarket
I can no longer shop happily
The Clash
Il settore del retail desidera cambiare, è un’esigenza dettata dai tempi, da scenari macroeconomici e politici a fattori legati alla transizione ecologica. Il retail è sempre più uno spazio d’interazione, antropologico poiché dialogante con i territori e le culture locali, vicino al cliente in una declinazione sia fisica sia virtuale.
Il tema dei cambiamenti climatici sta portando nuove correnti di pensiero tra gli scaffali della Gdo: la maggior parte delle persone si dice disposto a rivedere le proprie priorità, soprattutto dopo un’estate di siccità e calore come quella che abbiamo vissuto. Ma ad accelerare la percezione della necessità di un cambiamento di paradigma, vediamo principalmente i temi legati agli aumenti dei prezzi delle materie prime. Catene di fornitura globali messe in discussione da dinamiche speculative o belliche, determinano una repentina riflessione sul ridurre la generazione di rifiuti e trovare dinamiche circolari per valorizzare ogni eccedenza. Non si parla solo di donare l’invenduto, ma la generazione di energia la fa da padrona. Efficientamento energetico dei punti vendita, riduzione dei packaging e della plastica, migliore gestione dei rifiuti, ottimizzazione della logistica, salute dell’umanità in relazione a quella degli ecosistemi (One Health), riduzione degli sprechi e dei gas climalteranti utilizzati nell’ambito della refrigerazione, sono alcuni dei temi messi a scaffale.
Sostenibilità è conoscenza
Un carrello di informazioni che puntano a rendere il consumatore abile nel riconoscere la sostenibilità dei prodotti, a farlo ragionare sul diritto alla durabilità dei prodotti, alla loro riparazione, possibile riuso, finale valorizzazione, perché un’economia sostenibile può essere solamente un’economia della conoscenza.
Il retail dovrà riuscire nei prossimi anni a diventare una metafora della convivenza dell’umanità con il pianeta, solo così potrà acquisire una personalità al momento non così particolarmente spiccata. A tutt’oggi una buona parte del mondo retail è caratterizzata da buyer aggressivi interessati a strappare il prezzo più basso, hard discount, comunicazione aggressiva, sovrannumero di punti vendita, delocalizzazione dai centri storici verso il suburbio, superficiale attenzione alla sostenibilità.
La rivoluzione della Grande Distribuzione e il supermercato del futuro
Questo numero di Materia Rinnovabile è stato scritto sia per il mondo dei produttori, sia per i consumatori ma soprattutto per il retail, per cercare di capire quali realtà sono al lavoro, quali sono gli errori più comuni e chi sono i nomi sempre più numerosi che vogliono raccontare la loro transizione ecologica. Nei due pezzi di Cinzia Scaffidi vediamo come si è giunti a una maturità del tema della sostenibilità nel settore alimentare ma anche le condizioni in cui versano i supermercati. Con Giorgia Marino esploriamo come sarà il supermercato circolare del futuro, dalla gestione intelligente al tema dei sistemi di deposito cauzionale e della gestione dello scarto alimentare. Tocchiamo anche il tema dello spreco nel catering con Simone Fant e andiamo nel profondo sulla questione dei prezzi con Antonella Totaro, che come ogni numero mostra quattro startup che stanno rivoluzionando il settore alimentare. Carrellata lunghissima di case studies che raccontano i tanti esempi di economia circolare in ogni ambito di food. A corollario del numero due grandi interviste per comprendere gli scenari globali legati agli squilibri del mercato alimentare, dall’infiammazione di Raj Patel alle crisi alimentari causate da conflitti e cambiamenti climatici raccontate dall’economista della Fao, Mario Zappacosta.
Un numero da gustare lungamente e su cui riflettere. Il cibo è la base della nostra economia. Senza cambiare le politiche di distribuzione e vendita al dettaglio non si possono raggiungere gli obiettivi di rigenerazione del settore. Il rischio è quello di una cena davvero indigesta.
Immagine: Fabio Bracht (Unsplash)
Scarica e leggi il numero 41 di Materia Rinnovabile sul Mercato alimentare.