La Nuova Zelanda diventerà il primo paese a introdurre una legge che richiederà a banche, assicuratori e gestori degli investimenti di segnalare gli impatti dei cambiamenti climatici sulle loro attività”. Questa la dichiarazione del Ministro per i cambiamenti climatici James Shaw del 13 aprile 2021. Il disegno legge è una rivoluzione nel mondo finanziario che accelera le cosiddette non financial-disclosure legate agli impatti ambientali e climatici.
La legge, che dovrebbe entrare in vigore nel 2023, interesserà tutte le banche con un patrimonio totale superiore ai 600 milioni di euro, gli assicuratori con la stessa cifra di asset totali in gestione e tutti gli emittenti di azioni e titoli di debito quotati sulla borsa valori del paese.

Come portare rischi climatici e resilienza al centro del mondo della finanza

"Semplicemente non possiamo arrivare a zero emissioni nette di carbonio entro il 2050 a meno che il settore finanziario non sappia quale impatto stanno avendo i suoi investimenti sul clima", ha spiegato Shaw in una nota. "Questa legge porterà i rischi climatici e la resilienza al centro del processo decisionale finanziario e aziendale".
Il disegno di legge, che è stato presentato al parlamento
della Nuova Zelanda e dovrebbe ricevere la sua prima lettura questa settimana, richiede alle società finanziarie di delineare strategie di gestione dei rischi e delle opportunità legati al clima. Una norma che interesserà oltre 200 società kiwi e diverse società straniere che raggiungono la soglia dei 600milioni di euro (1 miliardo di dollari neozelandesi) rientreranno nella legislazione. Le aziende che non saranno in grado di produrre questo report dovranno spiegare le loro ragioni.

La politica della Nuova Zelanda è ancora più verde

Il governo della Nuova Zelanda guidato dalla brillante Prima Ministra Jacinda Ardern ha introdotto diverse politiche per ridurre le emissioni durante il suo secondo mandato, tra cui la promessa di rendere il suo settore pubblico a emissioni zero entro il 2025 e acquistare solo autobus di trasporto pubblico a emissioni zero a partire dalla metà di questo decennio.
Ora la speranza di molti addetti ai lavori è che questo tipo di legge, sostenuto anche dalla nuova tassonomia finanziaria europea, possa essere presentato nei parlamenti del continente.

Immagine in apertura: Auckland, Nuova Zelanda (ph Dan Freeman - Unsplash)