Per Enel l’economia circolare rappresenta una leva strategica sin dal 2015 e con il documento Viaggio nell’Economia Circolare del Gruppo Enel: Strategia, progetti e risultati appena pubblicato, offre una panoramica aggiornata del suo impegno.
Specialmente nel campo della
governance e della digitalizzazione, il Gruppo Enel ha saputo individuare negli anni una serie di azioni che potessero rendere più circolare il proprio business. Si tratta di attività volte all’implementazione di un modello di sviluppo circolare, che sia disancorato dal consumo di risorse, salvaguardi l’ambiente riducendo le emissioni, favorisca l’impiego di risorse rinnovabili e contribuisca al miglioramento della qualità di vita delle persone rimanendo economicamente competitivi.

Con questo documento abbiamo voluto raccontare in modo semplice e chiaro le sfide, gli obiettivi raggiunti e le potenzialità che caratterizzano la transizione circolare del Gruppo Enel – ha dichiarato Francesco Starace, CEO del Gruppo Enel - L’approccio di Enel alla circolarità è pienamente integrato con i nostri obiettivi di decarbonizzazione e si traduce in azioni concrete lungo tutta la catena del valore, dalle fasi iniziali di design e approvvigionamento fino alla gestione del fine vita e del recupero delle materie prime.”
Il documento si articola in tre ambiti: nuovi modelli di business, materie prime - sia in termini di previsione dei fabbisogni e degli impatti, sia di sviluppo e adozione di soluzioni innovative e circolari – e infine un focus sul tipo di città circolare a cui il Gruppo Enel punta, attraverso diversi progetti.

I nuovi modelli di business di Enel

Solo un cambio di paradigma e di approccio del business possono portare ad una riduzione significativa del consumo di risorse. Nel settore delle batterie per esempio, Enel X ha ricevuto l’autorizzazione nel 2019 a sviluppare progetti presentati nell’ambito del primo IPCEI (Fondo per la Realizzazione di Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo), creato per sostenere la filiera Europea delle batterie, a cui partecipano 42 aziende europee del settore.
Il progetto proposto prevede lo sviluppo di
strumenti di intelligenza artificiale - basati sull’apprendimento automatico - per la previsione di guasti, anomalie e per la modellizzazione della degradazione delle batterie a ioni di litio di prossima generazione. Gli strumenti predittivi avranno l’obiettivo di estendere la vita utile delle batterie e aumentarne l’affidabilità, ottimizzando le attività operative e di manutenzione. Il completamento del progetto è previsto entro il 2023.

Dare nuova vita ai componenti presenti nei magazzini e alle attrezzature delle centrali a carbone in dismissione è invece l’obiettivo del progetto New Life, avviato nel febbraio 2020. I modelli di riuso, la rivendita, la donazione e il riciclo di questi materiali sono modelli promossi nelle centrali in dismissione di quattro Paesi: Italia, Spagna, Cile e Argentina.

Un altro progetto, primo del suo genere in Europa, ha lo scopo di dimostrare la possibilità di utilizzare batterie di seconda vita provenienti dal settore automobilistico invece di batterie nuove, da integrare in un impianto di generazione elettrica. Il progetto Second Life prevede il riutilizzo di 90 batterie di veicoli elettrici Nissan dismesse all’interno di un impianto stazionario di storage, che è stato realizzato presso la centrale termoelettrica di Melilla in Spagna.

Le materie prime: dal fotovoltaico agli accumulatori di energia

Il raggiungimento di obiettivi di decarbonizzazione sempre più ambiziosi richiede una trasformazione del sistema energetico, puntando su fonti rinnovabili ed elettrificazione. Questa dinamica si traduce in un crescente fabbisogno di materie prime per Enel e tutti gli altri player.
L’Europa per quanto riguarda le rinnovabili sarà più competitiva anche grazie alla Gigafactory 3Sun di Catania per la produzione di pannelli fotovoltaici. Con un investimento di 600 milioni l’hub tecnologico di Enel Green Power proverà a rilanciare l’industria solare europea in una filiera per ora dominata dalla Cina. La capacità produttiva aumenterà di 15 volte anche grazie al Fondo europeo per l’innovazione da circa 118 milioni, ottenuto attraverso un accordo di finanziamento agevolato firmato con la Commissione europea

Sempre con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di nuovi materiali e processi più sostenibili, verrà installato un primo innovativo impianto commerciale alternativo all’accumulo chimico basato su tecnologia gravitazionale, con l’utilizzo di materiali in sostituzione di quelli critici. L’impianto entrerà in esercizio negli Stati Uniti a partire dal 2024 con un sistema di stoccaggio che utilizzerà l’energia elettrica in eccesso dalla rete per movimentare grandi blocchi di materiale cementizio.

Il 4 novembre 2022, infine, è stato inaugurato in Italia, presso la centrale di Santa Barbara a Cavriglia, in Toscana, il primo impianto Thermal Energy Storage System (TES) di accumulo termico su scala industriale. Lo storage è basato su materiale solido e utilizza rocce ad alta capacità termica per trattenere l’energia termica derivante dal fluido di processo. È costituito da sezioni riempite da comuni rocce, come il basalto, che sono attraversate da specifiche tubazioni per il passaggio del vapore, per massimizzarne lo scambio termico. Il sistema TES, realizzato con la società israeliana Brenmiller Energy Ltd, ha la capacità di immagazzinare fino a circa 24 Megawattora di calore pulito a una temperatura di circa 550°C per 5 ore, garantendo una significativa resilienza all’impianto

Le città circolari secondo Enel

Efficienza degli edifici, riduzione di emissioni e inquinanti: la transizione non può non partire dalle città circolari. Ecco perché Enel Group ha avviato una serie di progetti di mobilità sostenibile nel trasporto pubblico.

Per esempio con l’amministrazione del Comune di Torino, Enel X ha chiuso un contratto in formula bus as-a-service, occupandosi della progettazione, manutenzione e fornitura dei veicoli. Il programma verrà realizzato insieme al gruppo Autoguidovie, attraverso l’azienda Cavourese, partner per l’elettrificazione di parte del trasporto pubblico torinese. La città avrà 14 bus elettrici, oltre all’installazione delle stazioni di ricarica fornite da Enel X Way.

A Santiago del Cile sono stati introdotti i primi 100 autobus elettrici, mentre a Bogotà in Colombia, Enel X ha avviato l’elettrificazione del Transmilenio, una linea rapida di trasporto pubblico con la realizzazione di 2 ulteriori elettroterminali per autobus elettrici in aggiunta ai 4 già elettrificati. Il totale ammonta attualmente a 422 stazioni di ricarica intelligenti, con un ampliamento della flotta elettrica per circa 900 veicoli.

Eco Enel per città più sostenibili in Brasile

Avviato nel 2007, il progetto Eco Enel favorisce sconti sulla bolletta elettrica ai clienti che effettuano raccolta differenziata. L’iniziativa è stata avviata nello stato del Ceará in Brasile e successivamente estesa agli stati di Rio de Janeiro, Goiás e San Paolo. Ad oggi il programma ha raccolto oltre 70.000 tonnellate di rifiuti e ne hanno beneficiato ogni anno circa 300.000 clienti.

Il progetto Orti Urbani consiste invece nell’utilizzo dei terreni situati al di sotto delle linee di trasmissione Enel, in particolare nell’area di San Paolo, per uso agricolo da parte dei residenti nell’area. I prodotti provenienti dagli orti sono venduti direttamente dagli agricoltori locali, consentendo di ridurre il consumo del suolo: ad oggi 21.000 metri cubi di terreno sono stati destinati alla coltivazione di ortaggi.

Immagine: Denys Nevozhai(Shutterstock)