Ottimizzando in tutto il mondo il sistema di gestione dei rifiuti si potrebbero evitare 2,76 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno, ovvero il 5% delle emissioni globali. Praticamente come mettere a terra tutti i voli commerciali e togliere il 65% delle auto dalla strada.
È la conclusione a cui giunge il nuovo studio commissionato dalla società norvegese Tomra, specializzata in sistemi di raccolta e riciclo dei rifiuti, e condotto da Eunomia. Una ricerca che dimostra come un sistema olistico che combini la classica raccolta differenziata con sistemi di deposito cauzionale (DRS), schemi di responsabilità estesa del produttore e regolamenti quadro definiti dalla politica sia il modo migliore e più completo per gestire i rifiuti e trasformarli da problema a risorsa.
Gestire bene i rifiuti per combattere la crisi climatica
Il taglio delle emissioni di CO2 è diventato un obiettivo prioritario in ogni settore, come ribadisce anche la Commissione Europea con il pacchetto Fit for 55 da poco presentato. L’economia circolare e nello specifico la gestione dei rifiuti possono giocare in questo un ruolo fondamentale. Di ciò è convinta l’azienda norvegese Tomra, che da quasi 50 anni si occupa di sistemi per la raccolta e il recupero di rifiuti.
“Portare la gestione dei rifiuti a un livello superiore” è l’obiettivo da perseguire e lo studio commissionato alla società di consulenza Eunomia dimostra appunto come un sistema di gestione ottimizzato e diffuso possa contrastare la crisi climatica e ridurre significativamente le emissioni di CO2. “Questa riduzione – spiegano - può essere raggiunta usando sistemi olistici di gestione delle risorse: la combinazione ottimizzata delle migliori pratiche per la raccolta, la selezione e il riciclo dei rifiuti, in grado di facilitare la transizione verso un'economia circolare per prevenire l'esaurimento delle risorse, ridurre i rifiuti e contribuire a un mondo a impatto zero”.
Un sistema olistico è la combinazione ideale di regolamenti quadro definiti in sede politica (come la responsabilità estesa del produttore), di sistemi di deposito cauzionare (DRS) e tecnologie innovative per la separazione e il recupero dei diversi flussi di rifiuti da trasformare in risorse.
Lo schema di un ideale sistema olistico di gestione delle risorse secondo TOMRA
I tre elementi di un sistema olistico di gestione dei rifiuti
In particolare, lo studio individua tre elementi chiave per costruire un sistema olistico efficace nella gestione dei flussi di risorse.
Il primo elemento, fondamentale per un buon risultato, è l’introduzione di sistemi di restituzione con deposito cauzionale o DRS: uno schema che incoraggia il consumatore a riportare il contenitore vuoto dopo l’uso chiedendo “in deposito” una piccola somma di denaro, che poi viene restituita. Applicati a contenitori in PET per bevande o in metallo, questi schemi ottengono tassi di restituzione di circa il 90%, massimizzando la raccolta di materiali di alta qualità e riducendo quindi sia i rifiuti che la CO2.
Il secondo punto è la raccolta differenziata per alcune categorie di rifiuti: rifiuti organici, carta, tessuti e apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Pratica, questa, che secondo lo studio è da migliorare un po’ ovunque per raggiungere tassi di recupero più alti.
Infine, è necessario implementare o migliorare la selezione dei rifiuti misti (RSU), che da sola potrebbe fornire tassi di recupero e riciclo superiori a quelli degli altri elementi. L’incenerimento o l’invio in discarica di rifiuti plastici o latri materiali genera invece inutili emissioni di CO2, oltre che essere uno spreco di materiali. “Gli RSU – spiegano da Tomra - devono essere considerati una priorità d'investimento ora, in quanto sono un sostegno necessario per garantire che i sistemi di gestione dei rifiuti catturino il maggior numero possibile di risorse da riciclare”.
"Ora è il momento di un'azione concreta per assicurare che le imprese smettano di sprecare risorse con tutte le conseguenze negative connesse”, dichiara Volker Rehrmann, vicepresidente esecutivo e responsabile della divisione TOMRA Recycling/Mining & Circular Economy. “In molti luoghi, la pandemia ha aiutato a raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi sul clima. Ma anche il mantenimento di questo livello richiederà un'implementazione determinata e coerente, che comprenda i sistemi olistici, per chiudere il cerchio".