Nel 2025 Roma e Città del Vaticano ospiteranno le celebrazioni per il Giubileo, che, si prevede, porterà nella capitale un flusso di 35 milioni di turisti. È facile immaginare l’impatto ambientale che un numero così elevato di persone può avere. Anche per questo, COREPLA, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, ha donato a Papa Francesco l’eco-compattatore Recopet. Installato in uno dei luoghi maggiormente frequentati da turisti e fedeli, ha l’obiettivo di evitare la dispersione della plastica nell'ambiente e svolgere un’azione di sensibilizzazione di cittadini e turisti al riciclo.

Papa Francesco, presente alla cerimonia di donazione, ha lanciato più volte appelli per un approccio più sostenibile nel vivere “la Casa Comune”, soprattutto con l’enciclica Laudato si’, pubblicata proprio nove anni fa, a maggio del 2015. COREPLA ha voluto raccogliere l’invito promuovendo un dibattito sul rapporto tra progresso, ambiente e responsabilità sociale e puntando l’attenzione anche sulla sostenibilità e sul futuro degli imballaggi in plastica. Per riconsiderare il concetto di “scarto” e trasformare il rifiuto in risorsa e chiudere il cerchio dell’economia circolare.

Come altri oggetti simbolo del progresso tecnologico e dei consumi di massa, anche la plastica, che ha portato Giulio Natta a ricevere il premio Nobel per la Chimica, si è prima affermata come uno dei simboli più potenti del progresso per trasformarsi, poi, in problema ambientale.

“I giovani esigono da noi un cambiamento e mostrano continuamente preoccupazione rispetto ai temi legati alla crisi climatica e a un futuro ai loro occhi incerto”, ha dichiarato Giovanni Cassuti, Presidente di COREPLA. “Contro l’ecoansia abbiamo però un potente strumento: l’informazione. Da sempre COREPLA è impegnata in attività rivolte ai più giovani: grazie ai nostri progetti scuola e alle nostre iniziative sul territorio da più di 25 anni abbiamo coinvolto oltre mezzo milione di studenti e, forti di questi risultati, puntiamo a rafforzare la nostra offerta formativa, consci di quanto sia sempre più importante dare delle risposte e cercare insieme delle soluzioni.”

Il progetto Recopet

Secondo COREPLA, la gestione della plastica, se affidata a innovazione e nuovi utilizzi, è un materiale che può e deve svolgere un ruolo prezioso nella prospettiva dello sviluppo sostenibile. Il progetto Recopet vuole dimostrare proprio questo, contrastando il fenomeno dell’abbandono della plastica nell’ambiente e diffondendo una “cultura del riciclo”. Lo scopo è coinvolgere sempre di più i cittadini nel processo di economia circolare delle bottiglie in PET e favorire così il bottle-to-bottle, ossia la trasformazione delle bottiglie in nuove bottiglie.

Da oltre 25 anni COREPLA lavora infatti per garantire il raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero della plastica: grazie a una filiera che comprende oltre 2.500 imprese tra produttori, trasformatori, auto-produttori e riciclatori-recuperatori, il consorzio ha raggiunto importanti risultati in particolare nella quantità di imballaggi in plastica avviati al riciclo (oltre un milione di tonnellate).

I numeri di COREPLA

In 25 anni in Italia il materiale avviato al riciclo è passato da 228.000 tonnellate a oltre 1.050.000 tonnellate. Sono stati recuperati anche quegli imballaggi che ancora non possono essere riciclati. COREPLA ha infatti avviato a recupero energetico 513.329 tonnellate, che sono state utilizzate per produrre energia al posto di combustibili fossili. Il materiale avviato da COREPLA a recupero presso le cementerie è stato del 90,1%. Il 41,8% (+2,6% rispetto al 2022) è stato recuperato presso le cementerie nazionali, mentre il rimanente 48,4% (+0,8% rispetto al 2022) è stato utilizzato presso le cementerie estere. Il 9,7% (-3,4% rispetto al 2022), invece, ha trovato spazio presso i termovalorizzatori efficienti, collocati prevalentemente nel nord Italia, confermando il trend in diminuzione di questo tipo di impiego. La raccolta di imballaggi in plastica complessivamente conferita ai centri di selezione è stata di 1.472.228 tonnellate, un dato che si presenta stabile rispetto al 2022 (-0,3%), come pure la raccolta media pro capite, che si conferma essere di 25 kg.

A guidare la classifica delle regioni con performances di recupero migliori sono Sardegna e Veneto, rispettivamente con 35,1 e 30,4 kg per abitante. Permangono regioni con ampia possibilità di crescita, con particolare riferimento alle grandi aree metropolitane del centro e sud Italia, in cui la raccolta differenziata stenta a decollare, ma in generale, è sempre più evidente un appiattimento dei valori intorno al dato medio nazionale. Il servizio di raccolta e riciclo è ormai esteso in tutto il paese, infatti sono 7.242 i comuni serviti con copertura del 96% della popolazione.

 

Immagine: Corepla

 

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