Sensibilizzare l’opinione pubblica sull'importanza delle foreste nella lotta contro il cambiamento climatico, nella prevenzione degli incendi e dei dissesti idrogeologici. È questo il cuore di Rigenera Boschi, iniziativa lanciata il 25 settembre al Parco Nord di Milano da Sorgenia, uno dei principali operatori energetici italiani.
Rigenera Boschi si compone di due anime tra loro connesse: un progetto scientifico coordinato da Giorgio Vacchiano, docente di Gestione e Pianificazione Forestale presso l'Università degli Studi di Milano, e attività di educazione ambientale rivolte ai ragazzi, lungo un itinerario che coinvolgerà sei regioni italiane: Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia, Basilicata e Calabria.
Rigenera Boschi, l’importanza della gestione sostenibile delle foreste
Secondo dati FAO, le foreste coprono il 31% della superficie globale.
In Italia, come riportato dal comunicato di Sorgenia, la superficie boschiva è in costante crescita: con oltre 11 milioni di ettari, i boschi coprono circa il 36,7% del territorio nazionale, un incremento significativo rispetto agli anni passati. Una crescita che è direttamente correlata alla capacità di sequestrare anidride carbonica, un servizio ecosistemico fondamentale per contrastare il riscaldamento globale.
“Le foreste sono importanti alleate nel mitigare il cambiamento climatico e nel proteggerci dal dissesto idrogeologico. Per assicurarci che questo bene comune continui a regalarci benefici ambientali, economici e sociali resistendo alle pressioni della crisi climatica, occorre gestirlo con cura: dobbiamo conoscerne lo stato di salute, capire come risponde agli stress climatici e come possiamo aumentarne resilienza e stabilità”, ha detto Michele De Censi, amministratore delegato di Sorgenia.
Innovazione ed educazione per la salvaguardia dei boschi
Il cuore scientifico del progetto Rigenera Boschi è guidato da Giorgio Vacchiano, docente di Gestione e Pianificazione Forestale presso l'Università degli Studi di Milano, che ha coordinato un approccio innovativo basato sull'uso di sensori applicati agli alberi, chiamati tree-talkers. Questi dispositivi IoT (Internet of Things) sono in grado di monitorare in tempo reale la fisiologia delle piante, la loro crescita e il loro comportamento in risposta agli eventi climatici estremi. I dati raccolti nei prossimi due anni consentiranno infatti di analizzare con precisione la salute delle foreste, fornendo una base scientifica per comprendere meglio come le pratiche di gestione sostenibile possono aumentare la resilienza degli ecosistemi boschivi.
Rigenera Boschi prevede il monitoraggio di due zone di foresta distinte: una che cresce spontaneamente e una gestita con tecniche di pianificazione sostenibile, dal punto di vista ambientale e sociale. L'obiettivo è confrontare i risultati per capire quale approccio favorisca meglio lo stoccaggio del carbonio e la resistenza ai cambiamenti climatici. “Questo progetto ci aiuterà a capire quali sono le migliori azioni da intraprendere perché il bosco possa resistere agli eventi climatici estremi e assorbire maggiori quantità di CO2", spiega Vacchiano.
L'iniziativa di Sorgenia non si limita però alla sola ricerca scientifica. Un altro pilastro del progetto riguarda l’educazione ambientale, con attività destinate ai ragazzi delle scuole delle sei regioni coinvolte: Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia, Basilicata e Calabria. I boschi coinvolti nel progetto scientifico sono infatti il Parco Nord Milano in Lombardia, il bosco di Forlì-Bertinoro in Emilia-Romagna, l’Unione di Comuni Montana Colline Metallifere in Toscana, il Parco Naturale Regionale Bosco Incoronata in Puglia e il Parco del Pollino che si estende in Basilicata e Calabria.
La certificazione delle foreste e il ruolo delle imprese
Uno degli aspetti più innovativi di Rigenera Boschi è la partnership con PEFC Italia, organizzazione internazionale che promuove la certificazione delle foreste gestite in maniera sostenibile. Il sistema di certificazione forestale rappresenta un ulteriore tassello nel complesso mosaico della lotta contro il cambiamento climatico. Grazie alla certificazione, viene garantito che i boschi siano gestiti secondo criteri di sostenibilità che favoriscano la tutela della biodiversità, la riduzione delle emissioni di CO2 e la creazione di filiere produttive responsabili.
Come sottolineato da Marco Bussone, presidente di PEFC Italia, “questo progetto rappresenta un esempio concreto di come le aziende impegnate nella transizione ecologica possono contribuire attivamente a sostenere e promuovere una visione sostenibile del patrimonio boschivo. Le aziende come Sorgenia, sempre più attente alla sostenibilità, giocano un ruolo chiave nel promuovere una gestione consapevole delle risorse naturali. Iniziative come Rigenera Boschi dimostrano come il mondo imprenditoriale possa essere parte attiva nella transizione ecologica, contribuendo a ridurre le emissioni e a proteggere l’ecosistema”.
Immagine: Envato Elements