In Italia e in Europa diverse sono le università e gli istituti di ricerca che negli ultimi anni si sono distinti per aver dato spazio ai temi dell’economia circolare e della sostenibilità. Puntando non solo sulla didattica tradizionale, ma soprattutto su corsi online accessibili a tutti, nuove forme di comunicazione come i podcast o anche progetti finanziati a livello europeo. Ecco alcune delle università all’avanguardia e le loro prossime iniziative.
Formazione per la circolarità
Il blocco globale dovuto al COVID-19, le preoccupazioni per il cambiamento climatico, gli scioperi per il clima hanno fatto crescere nettamente la richiesta di formazione su economia circolare e sostenibilità. Il trend positivo è stato evidenziato dall’EIT Raw Materials che ha registrato a giugno 2020 oltre 13.000 partecipanti per il corso online Circular Economy: Sustainable Materials Management, partecipanti che sono triplicati rispetto ai mesi precedenti.
Negli ultimi anni, in effetti, tante sono le università attivatesi per fornire un’offerta formativa che, avendo al centro la circolarità, ne affronti tutti i vari aspetti: dal design alle tecnologie, dai materiali alla circular economy for food. L’offerta formativa sia online che offline su questi temi è nel giro di poco tempo nettamente aumentata. Tra le università pioniere che, a livello europeo, si sono distinte per aver messo l’economia circolare e lo sviluppo sostenibile al centro dei propri programmi ci sono senza dubbio l’inglese University of Exeter, l’olandese Delft University of Technology e l’International Institute for Industrial Environmental Economics (IIIEE) presso la Lund University in Svezia.
Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
Exeter: lo studio olistico dell’economia circolare
Già nel 2018 l’University of Exeter ha sviluppato l’Exeter Centre for Circular Economy (ECCE) che, tra le altre attività, offre tre volte all’anno delle masterclass online di sei settimane pensate per introdurre organizzazioni e singoli all’economia circolare e ai suoi benefici economici. La masterclass autunnale è in partenza il prossimo 6 ottobre. L’University of Exeter è anche tra le ideatrici dell’IS4CE – International Society for the Circular Economy, nata nell’estate 2020 con l’obiettivo di studiare a livello scientifico e olistico la circolarità e gli effetti che sta avendo e avrà nella relazione tra persone, risorse, economia e aziende. L’IS4CE, che ha Walter Stahel, uno dei padri fondatori dell’economia circolare e autore di “Economia Circolare per tutti”, come presidente onorario, ha anche promosso il lancio di una nuova rivista scientifica, il Circular Economy and Sustainability Journal, i cui contenuti saranno accessibili gratuitamente a tutti per l’anno in corso e per tutto il 2021.
Delft: ricerca nella gestione delle risorse metropolitane
Tra i promotori dell’IS4CE figura anche la TU Delft, la più grande e antica università tecnologica olandese che, oltre ad aver attivato numerosi insegnamenti sull’economia circolare, da diversi anni è impegnata in attività di ricerca e innovazione con particolare attenzione ai materiali, alla circolarità nel settore delle costruzioni e nel recupero dei rifiuti da demolizione, nei processi e nelle tecnologie per il riciclo di packaging e non solo. Tra le recenti attività che hanno visto la TU Delft impegnata nel settore vi è anche il progetto Horizon 2020 Resource Management in Peri-urban Areas (REPAiR). Obiettivo centrale del progetto è quello di offrire a enti locali e autorità regionali un ambiente decisionale innovativo, transdisciplinare e open source (GDSE) che è stato sviluppato e implementato nei living lab di 6 diverse aree metropolitane europee (Amsterdam, Ghent, Amburgo, Lodz, Napoli e Pecs).
IIIEE, Università di Lund
Lund: città sostenibili e podcast sulla transizione circolare
L’International Institute for Industrial Environmental Economics (IIIEE), all’interno della svedese University of Lund, ha sviluppato a partire dal 2015 cinque Massive Open Online Courses (MOOCs) che sono parte della serie Greening the Economy e che si concentrano su città sostenibili, innovazione e sharing economy. L’IIIEE è anche l’organizzatore del City Futures Summit che si terrà online il prossimo 8 ottobre. L’evento gratuito nasce con l’obiettivo di unire governi, aziende e società nella ricerca di soluzioni abitative sostenibili. I ricercatori dell’IIIEE sono anche gli ideatori e gli host del podcast Advancing Sustainable Solutions, attraverso cui ogni terzo lunedì del mese vengono condivise e discusse le ricerche, le attività in corso e i temi di attualità nel transizione ad un’economia low carbon.
Italia: master in bioeconomia e design for food
Nel panorama italiano è attivo ormai da alcuni anni il Master interuniversitario Bioeconomy in the Circular Economy – BIOCIRCE attivato congiuntamente con l’Università degli Studi di Napoli "Federico II",l’Università degli Studi di Torino, Università Bicocca, e l’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, in collaborazione con Fondazione Parco Tecnologico Padano (PTP-Science Park), Intesa Sanpaolo S.p.A., Novamont S.p.A., GFBiochemicals Italy S.p.A., Cluster Spring e CL.uster A.grifood Nazionale CL.A.N. Il Master mira a formare figure professionali esperte nell’uso responsabile e sostenibile di risorse biologiche e di processi biotecnologici.
Tra le novità formative di rilievo in partenza nei prossimi mesi anche l’innovativo Master Design for Food – Innovation Circularity Future, la cui prima edizione prenderà il via nel gennaio 2021. Nato dalla collaborazione tra il Politecnico di Milano e l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, il master è finalizzato alla formazione di professionisti capaci di affrontare il settore food con un approccio progettuale e sperimentale integrato a 360°, con un’attenzione specifica alla sostenibilità nelle sue diverse declinazioni ambientali e sociali. Attesa infine l'edizione 2021 (con iscrizioni aperte da novembre) della Winter School per professionisti “Circular Re-thinking”, organizzata da Progetto Manifattura a Rovereto e dedicata a CSM manager, esperti di sostenibilità e personale aziendale interessato ad essere formato sulla transizione circolare.