Corpo e Anima, della regista ungherese Ildikò Enyedi, ha già vinto l’Orso d’Oro all’ultimo festival del cinema di Berlino. La storia è semplice, quasi banale: Mária e Endre lavorano nello stesso mattatoio, lei come responsabile del controllo di qualità, lui invece come direttore finanziario. Entrambi personaggi solitari e un po’ tristi, scoprono a un certo punto di avere in comune un sogno ricorrente: sono due cervi, maschio e femmina, che si incontrano in una innevata foresta del nord. Si erano già presentati in mensa, avevano già provato a conoscerci un po’ meglio, ma è adesso che i due si accorgono che qualcosa di grande tra loro è già successo e indietro non si torna. A questo punto la relazione con gli animali passa al secondo livello, perché sono stati gli animali a entrare nel territorio ghiacciato degli esseri umani e a parlare una lingua nuova. Dunque, ecco una storia d’amore incantevole e anticonformista che viene descritta attraverso la relazione psichica tra noi umani e gli animali. L’ipotesi della regista, gestita con delicatezza e minimalismo, è che il “luogo” degli animali, gli spazi selvaggi e non antropizzati, sia anche il luogo dell’amore e di quanto noi esseri umani abbiamo di più intimo e profondo.
Differente è il taglio di Annihilation, ultimo film del regista americano Alex Garland, già autore di un altro film che sollevava grandi questioni “di frontiera” (in questo caso il rapporto tra umani e robot), il fortunato Ex Machina. Utilizzando un cast di protagonisti tutto al femminile, Garland trasporta sulla pellicola un libro di successo dallo stesso titolo, scritto da Jeff VanderMeer. La storia: un gruppo di scienziate vengono spedite in missione all’interno della “Area X”, una zona sinistra e misteriosa della Florida sottoposta a una totale quarantena, dove (pare) si è schiantata una astronave di extraterrestri. All’interno di quest’area, paludosa, boscosa, difficile da attraversare, si è incredibilmente messo in moto uno strano processo di biotrasformazione della fauna e della flora, che dall’esterno può essere percepito come una sorta di multicolore e affascinante “scintillio” dell’aria. E quel che è peggio, la zona contaminata tende ad espandersi gradualmente ma inesorabilmente. Il capo della missione – interpretato da Natalie Portman, con lei recitano Tessa Thompson, Jennifer Jason Leigh e Gina Rodriguez – è una biologa ed ex militare, che ha deciso di correre il rischio per cercare di scoprire che fine abbia fatto suo marito, un membro delle forze speciali che è stato gravemente ferito in uno dei molti, fallimentari, tentativi di penetrare nella Area X per indagare su quanto sta accadendo al suo interno. Le scienziate scopriranno così un mondo caratterizzato da una eterea bellezza ma anche da pericoli mortali, con paesaggi mutanti dove vivono strane creature insieme animali e vegetali. Dove gli uomini si trasformano in piante, e un “qualcosa” sta creando con i geni terrestri e quelli alieni qualcosa di nuovo e indecifrabile. Un posto dove è facilissimo morire, o perdere il senno.
Annihilation è disponibile in Italia soltanto su Netflix, per un braccio di ferro tra la produzione e il regista, ma le prime critiche sono ispirate al più caloroso entusiasmo: c’è già chi parla di un film destinato a diventare un “classico” della fantascienza.