A partire dalle ore 12 di lunedì 11 aprile sono aperti gli sportelli online per la presentazione delle domande di agevolazione relative ai nuovi Contratti di sviluppo. Lo ha reso noto il Ministero dello Sviluppo Economico – Mise. Le risorse messe a disposizione dal PNRR ammontano a circa 3,1 miliardi di euro.
Le agevolazioni mirano a promuovere gli investimenti di grandi dimensioni nelle filiere industriali strategiche e innovative, anche nei settori delle rinnovabili e delle batterie.
I fondi del PNRR per promuovere la resilienza delle filiere strategiche
L’apertura dello sportello per le domande di agevolazioni a valere sulla misura dei Contratti di sviluppo è stata fissata con decreto del 25 marzo 2022.
La misura finanzierà programmi di sviluppo in vari settori industriali che siano coerenti con le finalità espresse nel capitolo “Competitività e resilienza delle filiere produttive” (M1C2 Investimento 5.2) del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Le domande di agevolazioni devono essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A - Invitalia, sul cui sito internet sono indicate le modalità di presentazione.
Uno strumento per creare sviluppo e occupazione e per gestire le crisi
“Con l’avvio di questi bandi il Ministero raggiunge nei tempi uno dei più importanti traguardi fissati nel PNRR, perché sono ridisegnati e potenziati i Contratti di sviluppo molto apprezzati dal mondo delle imprese”, dichiara il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. “Si tratta di uno strumento fondamentale che crea sviluppo e occupazione e noi intendiamo metterlo a disposizione di tutti gli imprenditori che vogliono utilizzarli per un nuovo percorso di crescita. Abbiamo inoltre chiesto alla ministra Mara Carfagna di anticipare e sbloccare ulteriori fondi per i Contratti di sviluppo per renderli immediatamente disponibili e far partire più velocemente altri progetti al Sud”.
“Sostenere gli investimenti produttivi in questa fase” - sottolinea Giorgetti - “risponde non solo alla necessità di gestire l’impatto economico e sociale della transizione digitale e green ma anche gli effetti del conflitto in Ucraina sulle nostre filiere industriali. Dobbiamo pertanto accelerare su tutte quelle misure pensate per rafforzare la competitività delle imprese, in particolare quelle del settore manifatturiero, assicurando così all’Italia e alla Ue l’autonomia strategica”.
Immagine: 2h media (Unsplash)