Nome: Nature Coatings
Settore: Nuovi materiali da scarti di lavorazione
Plus: Pigmenti di nero a base biologica come sottoprodotto della lavorazione del legno
Caratteristiche: Pigmenti che hanno minore impatto sull’ambiente e sulla salute rispetto ai pigmenti di nero di carbonio oggi in uso
“Ho investito gli ultimi 15 anni nell’idea di ottenere pigmenti a base biologica che siano tanto performanti quanto competitivi rispetto a quelli a base di petrolio” afferma Jane Palmer, ad di Nature Coatings.
Dagli scarti della lavorazione del legno, l’azienda Usa Nature Coatings riesce a ottenere pigmenti di colore nero ad alte prestazioni, alternativa biobased da utilizzare al posto dei milioni di tonnellate di nero di carbonio ricavati dal petrolio prodotti ogni anno nel mondo. Le due tipologie di pigmenti di nero, Sw e Ur, attualmente in fase di test, sono adatte a molteplici applicazioni tra cui la stampa su imballaggi in tessuto, pelle, carta e plastica, i rivestimenti, i coloranti, le resine e le vernici.
I pigmenti di nero di carbonio oggi in uso sono una fonte d’inquinamento e un rischio per la salute. Per ogni chilo di pigmento nero di carbonio prodotto vengono generati 1,38 kg di CO2. Inoltre contengono alti livelli di idrocarburi policiclici poliaromatici (noti come Ipa), sostanze con effetti dannosi sull’ambiente e sulla salute, sia umana sia animale. I pigmenti di nero di carbonio sono presenti in tessuti, vernici, inchiostri da stampa, volanti delle auto, prodotti cosmetici.
Nature Coatings, che sta lavorando al lancio sul mercato dei primi pigmenti, usa scarti di legno provenienti da foreste certificate Fsc e, attraverso un processo circolare, non emette CO2 o ulteriori gas serra. I pigmenti prodotti contengono oltre il 90-100% in meno di Ipa rispetto al nero di carbonio e sono adatti anche a essere utilizzati su bioplastica.
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