Il ciclo di video-conferenze di Rete Ambiente sui temi della ripresa dopo la crisi sanitaria arriva al nono appuntamento. Giovedì 2 luglio, in diretta streaming dalle ore 17.30, si parlerà di “Impronta ecologica ai tempi del Covid-19. Misurare gli effetti e valutare le strategie per il dopo”.
Il tanto discusso e auspicato rallentamento delle attività umane è arrivato prima che ogni ipotesi di “Green Deal” iniziasse a produrre risultati concreti. Lo stop forzato dovuto alla pandemia e al lockdown ha ridotto, di fatto, la nostra impronta ecologica. Dopo anni in cui l’Earth Overshoot Day – la data in cui superiamo la disponibilità annua di risorse offerte dal pianeta – è risultata sempre più anticipata, quest’anno ritarderà di quasi un mese. Secondo le stime prodotte dal Global Footprint Network, l’organizzazione guidata da Mathis Wackernagel, la pandemia ha infatti prodotto una riduzione del 9,3% della nostra impronta ecologica. Ma dal momento che sarebbe più prudente non affidarsi alle pandemie per ottenere questo tipo di risultati, è utile capire se le strategie tracciate a diversi livelli della politica nazionale e comunitaria per la decarbonizzazione dell’economia siano in grado di raccogliere lo scomodo testimone che ci lascia il coronavirus. Quali strumenti sono attualmente in campo per affrontare un “dopo” che è già oggi? Le misure annunciate e quelle già prese hanno qualche probabilità di risultare efficaci?
Moderati dal direttore di Materia Rinnovabile / Renewable Matter Emanuele Bompan, ne discuteranno il presidente del Global Footprint Network Mathis Wackernagel (co-autore di “Impronta ecologica”), la responsabile Sostenibilità della Cassa Depositi e Prestiti Gaia Ghirardi, il portavoce di ASviS Enrico Giovannini e il Direttore Scientifico di WWF Italia Gianfranco Bologna.
L'incontro si potrà seguire in diretta streaming sulla pagina facebook di Edizioni Ambiente oppure attraverso questo link.
L’intero dibattito sarà in seguito visibile anche sul canale Youtube di Edizioni Ambiente.