Le istituzioni italiane tentano di intervenire sulle continue problematiche climatiche che stanno attanagliando la nostra Penisola e la realtà del Mediterraneo. Si è recentemente svolto l’incontro di insediamento dell’intergruppo parlamentare per il contrasto ai cambiamenti climatici, promosso dal senatore abruzzese Michele Fina.

Dare forma all’articolo 9 della Costituzione

Tematiche urgentissime per il nostro tessuto economico e sociale, quali la transizione ecologica giusta dell’economia orientata verso modelli di sviluppo circolari e attenti all’inclusione sociale, divengono una priorità da affrontare a livello istituzionale. L’obiettivo è dare forma e attuazione al nuovo articolo 9 della Costituzione che prevede la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. Per raggiungere tale obiettivo, l’intergruppo vuole puntare in particolare su alcune azioni: riduzione la povertà energetica, stimolando l’efficientamento degli edifici; rigenerazione urbana e tutela del paesaggio; un approccio istituzionale per mettersi alla testa delle nuove frontiere tecnologiche come la fusione nucleare.

In generale, si vuole dare slancio a un luogo di confronto istituzionale che possa servire a scattare una fotografia oggettiva e non ideologica degli effetti dei cambiamenti climatici. “È stato un primo confronto per l’avvio di uno strumento prezioso. Ringrazio le e i parlamentari di maggioranza e opposizione che hanno deciso di aderire, in un’ottica trasversale. L’obiettivo è delineare una fotografia dello stato dell’arte, a partire dai dati sugli effetti e dal complesso di norme che riguarda svariati settori, per proporre misure e interventi che affrontino la questione dell’adattamento, della transizione ecologica e della mitigazione, dal punto di vista ambientale ma anche economico e sociale. L’ambizione è arrivare a una Commissione bicamerale d’inchiesta”, ha dichiarato il senatore Michele Fina, promotore del Gruppo interparlamentare.

Verso una Commissione d’inchiesta

Inoltre, risulta già in programma la presentazione di un progetto di legge per l’istituzione di una Commissione bicamerale d’inchiesta per lavorare sulle urgenze attuali, convocando in audizione le istituzioni e i soggetti in grado di fornire dati, analisi e informazioni sulle politiche industriali dannose e sul non corretto utilizzo dei sussidi ambientali. Un iter istituzionale per procedere anche al riordino dei piani e delle misure giuridiche che riguardano i cambiamenti climatici.

Una particolare attenzione sarà dedicata anche alle problematiche attuali dell’agroalimentare italiano, rilanciando l’importanza di intraprendere uno sviluppo del settore sostenibile e innovativo.
L’intergruppo parlamentare per il contrasto ai cambiamenti climatici promuoverà in modo condiviso eventi e iniziative legislative, grazie ad un coordinamento dove saranno rappresentati i diversi gruppi. Infine, l’intergruppo sui cambiamenti climatici sarà unito a quello su “efficienza energetica, fonti rinnovabili e idrogeno” già promosso dal senatore Trevisi, in modo da arrivare complessivamente a circa settanta aderenti che sviluppano idee, proposte e visioni politiche per il contrasto ai cambiamenti climatici.

Immagine: Envato Elements