Sprong in olandese significa “salto in avanti”. Ed è effettivamente un salto verso il futuro quello che Energiesprong ha realizzato negli ultimi anni nel settore dell’edilizia residenziale e dell’efficientamento energetico nei Paesi Bassi. Un numero su tutti: 11.000. Tante sono le case ristrutturate e trasformate a Net Zero Energy (Nze) da questo progetto pionieristico, nato dall’accordo tra imprenditori edili e associazioni di social housing olandesi e che oggi si sta espandendo in Europa e negli Stati Uniti.
In Olanda, così come in numerosi paesi europei, è forte la necessità di ristrutturare alloggi a canone sociale costruiti negli anni ’60 che, dopo 50 anni di utilizzo, presentano rilevanti dispersioni di energia ed elevati costi di manutenzione. Per cercare una soluzione, nel 2010 l’allora ministro per l’edilizia abitativa, i quartieri e l’integrazione del governo Balkenende ha stanziato 45 milioni di euro per efficientare questo patrimonio immobiliare attraverso il programma di innovazione olandese Energiesprong.
In Energiesprong l’idea di partenza era abbattere i costi energetici degli edifici del 60%.
Obbiettivo salito poi all’80% e infine – raccolta la sfida di creare edifici a consumo netto di energia nullo – al 100%. Ovvero ristrutturare gli edifici rendendoli in grado di auto-generare la quantità di energia di cui hanno bisogno per il riscaldamento, produrre acqua calda e usare gli elettrodomestici. Nel 2013 la sfida si è concretizzata con la firma dell’accordo “Stroomversnelling” in cui quattro imprese edili e sei associazioni di edilizia sociale si sono impegnate a ristrutturare 11.000 case trasformandole a “energia netta zero”.
Il rifacimento consiste nel rivestire le facciate con uno strato isolante aggiuntivo, sostituire gli infissi, installare pannelli solari, pompe di calore, sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti. Le case così ristrutturate sono più attraenti, mentre il design di qualità offre agli occupanti un migliore stile di vita e aiuta a rigenerare l’intero quartiere. Il tutto senza costi mensili aggiuntivi per gli inquilini.
Cambia, tuttavia, il modello economico: prima gli inquilini pagavano l’affitto ai proprietari e le bollette alle compagnie fornitrici di energia. Con il progetto Energiesprong, il costo dei consumi energetici viene pagato direttamente alle aziende immobiliari che hanno investito nella ristrutturazione. La ristrutturazione è finanziata, quindi, dai fondi che solitamente sono spesi per le bollette energetiche. Tutto il sistema è sostenibile perché l’investimento nella ristrutturazione è ripagato negli anni dalla ridotta manutenzione, dal risparmio sui costi energetici e dall’aumento del valore della proprietà.
Un aspetto fondamentale è che l’intera ristrutturazione arriva con una garanzia, come spiega a Materia Rinnovabile Marieke Buijs di Energiesprong International: “Per far funzionare l’intero sistema è necessario che la società di costruzioni garantisca per trent’anni le prestazioni energetiche e il clima interno degli appartamenti. Ciò assicura che la qualità dell’edificio, con elevati standard di climatizzazione interna e di rendimento energetico, sia garantita per tutto il periodo”. Per fare questo è stato necessario realizzare sistemi di monitoraggio del servizio, ridurre i tempi di ristrutturazione e gestire il patrimonio immobiliare in maniera efficiente, investendo su tecnologie e qualità dei fornitori.
Un modello di successo
Dovendo fornire garanzie per trent’anni, la domanda delle imprese edili ha spinto i fornitori a offrire prodotti e tecnologie efficienti e affidabili progettate per ottimizzare la manutenzione degli edifici. Le imprese di costruzioni lavorano a stretto contatto con i fornitori per creare soluzioni integrate e innovare il monitoraggio, la produzione di energia, la tecnologia ecc. Sono nate aziende come Factory Zero che produce moduli facili e veloci da assemblare per facciate, tetti e finestre con funzionalità già integrate.
Immobile dopo immobile, Energiesprong ha creato un modello affidabile e veloce. Grazie a nuovi network d’impresa, l’accordo Stroomversnelling iniziale si è sviluppato diventando un’iniziativa più ampia e strutturata. Ciò grazie alla creazione della rete Stroomversnelling composta da aziende edili, fornitori di componenti, proprietari di immobili, associazioni di inquilini, governi locali e finanziatori. L’espansione della rete ha consentito la riduzione del prezzo delle tecnologie richieste e una migliore accettazione degli interventi di ristrutturazione da parte degli inquilini. Accelerando decisamente il mercato immobiliare degli “edifici a energia netta zero”.
Non tutto, però, è stato semplice, soprattutto da un punto di vista normativo, anche perché il governo nei Paesi Bassi sovvenziona parte degli alloggi ad affitto sociale. È stata necessaria l’introduzione dell’Energie Prestatie Vergoeding (rimborso sul rendimento energetico) che consente ai proprietari degli immobili di addebitare mensilmente agli inquilini i costi energetici per compensare la ristrutturazione, sostituendo così le bollette dei fornitori tradizionali. La nuova norma ha calcolato per gli inquilini un costo fisso mensile da pagare in base ad un consumo energetico annuale stimato valutando i kWh degli elettrodomestici, la durata delle docce, il mantenimento delle temperature ideali in estate e in inverno e il numero di persone presenti nell’abitazione. Tale accordo sancisce anche che se gli inquilini usano più energia di quella stimata devono compensare economicamente, se ne usano meno vengono rimborsati.
Altro elemento centrale nel modello Energiesprong è la velocità. Se agli inizi la ristrutturazione richiedeva diverse settimane e gli inquilini erano costretti a lasciare le loro case, oggi tutto avviene in una settimana e senza che i residenti abbandonino le mura domestiche.
Come precisa Buijs: “Il consenso degli inquilini è essenziale per l’espansione del modello: è necessaria l’approvazione di almeno il 75% dei residenti per procedere alla ristrutturazione. Il monitoraggio della soddisfazione prima, durante e dopo i lavori, attraverso interviste fatte ai residenti, ha consentito la creazione di un prezioso database per l’espansione del progetto. Inquilini ascoltati e soddisfatti sono i migliori ambasciatori per sbloccare le ristrutturazioni nel quartiere accanto e convincere i vicini che sia la strada giusta da percorrere”.
Il futuro
Nei Paesi Bassi ci sono oggi diversi fornitori di soluzioni a Net Zero Energy e il mercato è in espansione. Stroomversnelling, è diventata una fondazione e prosegue nel ruolo di facilitatore tra i diversi soggetti coinvolti. Condivide le conoscenze acquisite per aumentare i volumi del mercato, abbassare i prezzi delle ristrutturazioni e curare gli aspetti legali. La fondazione ha sviluppato standard per il giusto abbinamento dei partner, per il coinvolgimento degli inquilini e per l’individuazione del patrimonio abitativo da ristrutturare.
Energiesprong, invece, supervisiona l’espansione internazionale del progetto. Sulla base della conoscenza sviluppata e dei dati raccolti, le attività di Energiesprong International sono supportate dall’European Climate Foundation e da programmi di finanziamento europei quali Interreg North West Europe e Horizon 2020.
In particolare il progetto Transition Zero, finanziato dal programma di ricerca Horizon2020, mira a espandere su larga scala europea le soluzioni per edifici a energia netta zero nel settore del social housing. Sono oggi in corso due progetti pilota in Francia e due nel Regno Unito grazie ai rispettivi partner locali GreenFlex e National Housing Federation – NHF.
Il modello Energiesprong, partito da un’intuizione pionieristica delle imprese edili e dalla volontà di innovare il mercato del social housing, è oggi un modello di riferimento per il perseguimento di obiettivi di efficienza energetica nazionale. Chi deve ascoltare è l’ecosistema industriale, finanziario, sociale e politico: è arrivato il momento di evolversi e fare un salto in avanti.
Energiesprong, energiesprong.eu
Factory Zero, factoryzero.nl
Transition Zero, transition-zero.eu
GreenFlex, www.greenflex.com
National Housing Federation – NHF, www.housing.org.uk